23-12-2014 - Salve a tutti; aggiornamento mattutino finalizzato ad aggiungere qualche dettaglio al tempo previsto nel periodo compreso tra il 26 e il Dicembre. Splendidi gli aggiornamenti di oggi. Poche le variazioni rispetto alla bordata fredda di Santo Stefano, per la quale comunque forniremo ulteriori dettagli, ma sostanzialmente vengono confermate le nevicate lungo tutto il versante Adriatico, a partire dalla Romagna, dalla mattina del 26, in rapida discesa fino al Molise e Gargano nelle prime ore del 27, fino a quote intorno 300-400 m. Ecco la carta prevista dal modello europeo (ormai concorde con quello americano) per la notte tra 26 e 27, nella fase finale del peggioramento (fig.1)
fig.1
Ma risultano davvero molto interessanti le carte di previsione per il prosieguo della fase perturbata; le emissioni del mattino del modello europeo e americano infatti, concordano nel prevedere un’entrata più occidentale della saccatura connessa al secondo impulso perturbato, con possibilità concreta di avere nevicate nella pianura Padana centro occidentale la notte tra sabato e domenica. Anche il modello americano di questa mattina indica infatti l’arrivo di una stretta saccatura, costretta a entrare dalla valle del Rodano, sfociando con un minimo nel golfo del Leone, a causa del blocco esercitato dall’anticiclone presente nell’est europeo (fig.2).
fig.2
La genesi di una depressione a ovest dell’Italia non può che incentivare le precipitazioni previste al nordovest la notte di sabato, addirittura “entusiasmanti” le termiche per il modello europeo, neve diffusa tra Piemonte, Lombardia e rilievi liguri (qui anche forte) nelle prime ore del mattino di domenica (fig.3)
fig.3
Come dicevamo oggi, il modello europeo vede la saccatura avere un’entrata anche più occidentale di quello americano, più favorevole alla neve nelle regioni menzionate, con innesco di correnti meridionali a partire dalla tarda serata di sabato e scorrimento di aria relativamente caldo umida sopra il cuscinetto freddo padano, classica nevicata da “addolcimento” (fig.4)
fig.4
Addirittura, il modello europeo, ma la previsione è da verificare, prevede nell’emissione odierna una prosecuzione delle nevicate nel Piemonte meridionale e Liguria a causa della formazione e posizionamento di un vortice depressionario al suolo sulla Corsica, che “aspirerebbe” aria fredda dai Balcani diretta verso la bassa Pianura Padana, con possibile neve forte nel cuneese e rilievi liguri, qui a quote sorprendentemente basse (eventuale insorgenza di “Bora scura” nel ponente ligure) (fig.4). Si tratta di una previsione “estrema”, ne riparleremo.
fig.4
Quello che invece sembra molto più confortante, è la concreta possibilità di vedere neve in pianura su Piemonte, Lombardia, Emilia e, a bassa quota, sui rilievi liguri e appennino tosco-emiliano tra le prime ore di domenica e le prime ore di lunedì. Aggiorneremo progressivamente in merito, anche per quanto riguarda l’evoluzione per le regioni centrali; infatti, nonostante il range temporale sia relativamente esiguo per tale previsione (120-144 h), i dettagli possono ancora cambiare notevolmente, ma i dati attualmente provenienti dai modelli sono davvero confortanti.
Ciao ciao