05-02-2016 - Salve a tutti, splendida giornata oggi nella penisola italiana, con sole splendente e senza nebbie nelle pianure interne e/o nubi basse lungo le coste (fig.1).
fig.1
Una volta tanto potremmo dire, però, che la pausa anticiclonica resterà tale, ovvero una pausa. In effetti, già a partire dalla serata di Sabato, il tempo inizierà a peggiorare a partire dalle regioni nordoccidentali, con piogge e nevicate dalla nottata tra Liguria, Piemonte e Lombardia, a causa dell’arrivo di una perturbazione, piuttosto intensa, dall’Atlantico, visibile in alto e sinistra in fig.1.
Il peggioramento darà i suoi massimi effetti nella giornata di Domenica, quando un sistema perturbato transiterà nelle regioni italiane, apportando piogge diffuse su quasi tutto il nord e, gradualmente, anche nelle regioni tirreniche del centro e del sud (fig.2).
fig.2
Il sistema perturbato sarà praticamente rilasciato dalla poderosa struttura del VP verso il Mediterraneo, evolvendo probabilmente in una goccia fredda in moto verso sudest. Proprio tale movimento consentirà però una maggiore persistenza dei fenomeni al nord, dove il sistema rallenterà alquanto (fig.3)
fig.3
Particolarmente intense risulteranno essere le precipitazioni su tutto il settore alpino, dal Piemonte orientale al Friuli, oltre che nel levante ligure e alta Toscana. Le nevicate questa volta saranno piuttosto copiose nei rilievi alpini, in prevalenza lungo i rilievi collinari, a quote comprese tra 500 m e 800 m, ma con occasionali precipitazioni nevose nei fondovalle più interni della Lombardia e del trentino (ad esempio Valtellina e Val D’Adige settentrionale.)
Transitato il primo peggioramento, una nuova massiccia irruzione nordatlantica potrebbe giungere nel territorio italiano nella giornata di martedì. In questo caso il peggioramento sarebbe più intenso, con venti forti nelle regioni tirreniche e temporali su tutto il Tirreno e al nordest (fig.3)
A causa della direttrice in quota tesa nordoccidentale, proprio il nord ovest italiano verrebbe però praticamente saltato dal peggioramento e i fenomeni si concentrerebbero tra nordest e regioni tirreniche e, a seguire, nelle adriatiche, localmente anche intensi, in virtù del passaggio di un minimo molto approfondito (988 hPa) tra Pianura Padana e Adriatico (fig.4).
fig.4
Ancora un volta nevicate copiose potrebbero interessare i rilievi del triveneto fino a quote collinari, quota neve >1000 m in Appennino.
A chiudere questa serie di peggioramenti, un terzo impulso perturbato potrebbe prendere la via del Mediterraneo due giorni dopo, venerdì, in senso al treno d’onda Atlantico (fig.5).
fig.5
A seconda della capacità dell’anticiclone delle Azzorre di frapporre un cuneo (anche temporaneo) interciclonico e dell’ingerenza del lobo canadese del VP, visibile in fig.5, i peggioramenti potrebbero essere più o meno duraturi e più o meno intensi. In merito ai primi due, la dinamica sembra abbastanza chiara, mentre sul terzo peggioramento vi sono ancora divergenze tra il modello europeo e quello americano.
Nel complesso, un periodo instabile, a tratti perturbato è alle porte e, finalmente, sembra che possa tornare un po’ di neve sui rilievi alpini, quest’anno come mai a secco finora.
Ciao ciao