05-09-2015 - Salve a tutti, molte regioni italiane alle prese con il maltempo questa mattina, sebbene, come sempre, gli accumuli non sempre coincidano con quanto annunciato dai modelli. Forti temporali si sono verificati comunque ancora tra Lazio Abruzzo, in Friuli e anche nell’alta pianura lombarda, fino al settore prealpino. Attualmente rovesci diffusi sono in atto nelle centrali e, in particolare, un intenso ammasso temporalesco sta interessando la Campania, dove sono possibili veri ee prorpi nubifragi nelle province di Napoli e Caserta (fig.1).
fig.1
Il dettaglio satellitare per l’Italia lascia comprendere meglio l’intensità delle fenomenologie in Campania, dove è presente un evidente overshooting top, ovvero lo sfondamento del limite della tropopausa da parte delle correnti ascensionali nella nube temporalesca (fig.2).
fig.2
Si tratta di un temporale di notevole violenza quindi, alla cui “cuspide” sudoccidentale sono in atto probabili precipitazioni anche grandinigene di forte intensità, come evidenziato dal radar (fig.3).
fig.3
Cosa sta succedendo quindi?? Come illustrato ieri, buona parte delle fenomenologie più intense risultano concentrate lungo un corridoio collocato alla destra del “core del ramo ascendente della corrente a getto. Rispetto a ieri, tutto l’assetto menzionato è leggermente traslato a sud di circa 100-150 km (fig.4).
fig.4
Pertanto, sulla base di tali affermazioni, nella giornata odierna, i fenomeni più intensi, locamente violenti e a carattere di nubifragio, risulteranno possibili in un settore comprendente quasi tutta la Campania, il Molise, la Puglia settentrionale e, forse, ancora basso Lazio, Abruzzo meridionali e Basilicata settentirionale. La carta ESTOFEX per la previsione di fenomeni estremi in Europa inserisce ancora un livello 3 in Italia, corrispondente potenzialmente anche alla formazione di temporali a supercella, ma spostato verso sudest rispetto a ieri e comprendente le regioni menzionate (fig.5).
fig.5
Altre piogge e rovesci continueranno a interessare comunque anche le rimanenti regioni centrali, il nordest, qui anche intensi, e le prealpi lombarde. Prestare attenzione quindi alle aree menzionate fino alla tarda serata di oggi, sabato.
Per il prosieguo, ottime conferme giungono dal modello americano ed europeo in merito all’arrivo, nei giorni 11-12 Settembre, di una vera e propria colata di aria fredda artica nel Mediterraneo (fig.6).
fig.6
L’avvezione fredda in esame, sarebbe causata da un primo compattamento del Vortice Polare in Artico, con conseguente risalita di un blocco altopressorio in Scandinavia e distacco di un nocciolo freddo artico in discesa proprio verso il Mediterraneo. Un afflusso artico ai primi di Settembre non deve essere immaginato come una vera ondata di freddo, ma le temperature si abbasseranno notevomente, con la +4° C a 850 hPa (1500 m) che giungerà quasi fino alla barriera alpina, spazzando via, purtroppo per i vacanzieri tardivi, gli ultimi scampoli di estate anche nelle estreme regioni meridionali (fig.8).
fig.8
Nel pomeriggio verranno discusse le conseguenze che tale assetto barico può avere per le regioni italiane, anche in termini di fenomeni precipitativi indotti dall’arrivo dell’aria fredda.
Ciao ciao