29-02-2016 – Salve a tutti, aggiornamento serale quanto mai interessante, con il periodo di transito tra inverno e primavera che si sta rivelando davvero come il più dinamico e perturbato della stagione.
Ancora oggi le regioni italiane sono interessate dalla parte conclusiva del peggioramento iniziato Sabato mattina ed ecco che, dopo una breve pausa (24-36 h), un nuovo impulso perturbato si appresta nuovamente a prendere la via del Mediterraneo nella giornata di mercoledì.
Dalla carta delle correnti a getto si evince come la strada delle perturbazioni, in Atlantico, sia ben tracciata e il nuovo impulso della serie (n.2) sia rapidamente seguito anche da un terzo, che dovrebbe colpire le nostre regioni nel week-end (fig.1).
fig.1
Intanto, tra mercoledì e Giovedì, il nuovo impulso perturbato, alimentato da aria molto fredda in quota, di provenienza artica (canadese) alla origine, raggiungerà il settentrione, apportando un nuovo peggioramento, specialmente sulle regioni Nord-Orientali, dove non mancheranno rovesci e temporali (fig.3).
fig.3 (Michele Cecchetti)
L’aria fredda che entrerà per gran parte dalla valle del Rodano, ma anche dalla porta della Bora, favorirà la formazione di un vortice ciclonico che dall’Emilia-Romagna si sposterà velocemente verso il medio Adriatico nel corso della giornata di giovedì quando i rovesci, anche a sfondo temporalesco e con locali grandinate, transiteranno al centroSud, coinvolgendo principalmente le zone appenniniche e il versante adriatico (fig.4).
La neve tornerà a cadere sulle Alpi dai 500 metri di quota nella serata di mercoledì, ed entro l’alba di giovedì, anche parte dell’Appennino settentrionale e centrale potrebbero vedere la neve a quote relativamente basse (600-700 m), grazie al contributo freddo fornito dal transito di un nucleo gelido in quota (-32° C a 500 hPa).
Insomma, si tratterà di una classica burrasca nordatlantica, rapida ma intensa, che però non sarà seguita da un ritorno dell’Alta Pressione e del bel tempo e, anzi, le condizioni instabili, a tratti perturbate, potrebbero proseguire per molti giorni, con una nuova e più ampia saccatura (impulso n.3) che dovrebbe interessare tutto il Mediterraneo centro occidentale nel week-end, dopo una breve pausa soleggiata (fig.5).
fig.5
Davvero intenso il nuovo peggioramento previsto nei giorni 8-9 Marzo, nuovo e più cospicuo nocciolo artico in arrivo dalla Groenlandia e nuove nevicate a quote basse nelle Alpi orientali, collinari nell’Appennino centrale (fig.6).
fig.6
La cosa interessante è che la serie di peggioramenti previsti sembra destinata ad assumere sempre più le caratteristiche di una saccatura stazionaria nel Mediterraneo, con impulsi artici in arrivo in serie per tutta la prima decade del mese di Marzo; si tratterebbe della fase più perturbata dell’inverno, un po’ tardi direte voi, ma assolutamente interessante e, a questo punto, molto probabile fig.7).
La stratosfera sembra poi voler poi fornire un sostanzioso contributo, con carte sempre più spettacolari, con un vero split del VPS e relativa suddivisione in due lobi distinti, ne riparleremo (fig.8).
fig.8
Ciao ciao