31-05-2015 - Salve a tutti, aggiornamento domenicale nel mezzo di questo ponte festivo; previsioni perfettamente rispettate in merito alla distribuzione della nuvolosità nel territorio italiano. Nelle regioni peninsulari domina il bel tempo infatti, mentre lungo la dorsale appenninica e, in parte, in quella alpina, temporali localmente intensi stanno disturbando la giornata festiva a coloro che hanno preferito la montagna per rilassarsi (fig.1).
fig.1
Davvero notevole, in particolare, l’attività temporalesca nell’Appennino centrale, favorita da una relativa debolezza della struttura altopressoria sull’Italia e da un certo wind shear con la quota, con correnti debolmente nordorientali in quota e sudoccidentali al suolo, come si evince dall’immagine satellitare dinamica (fig.2)
fig.2
Radar, dettaglio satellitare e fulminazioni testimoniano la notevole instabilità in atto (fig.3,4,5,6)
La giornata odierna dovrebbe essere quella caratterizzata da instabilità pomeridiana più diffusa nelle regioni italiane; tali condizioni si attenueranno gradualmente, ma non cesseranno del tutto nei prossimi giorni. Nel frattempo l’anticiclone mediterraneo si rafforzerà sempre di più nei prossimi giorni, a iniziare dal nord, con un contributo africano sempre più invasivo (fig.7).
fig.7
L’acme dell’onda calda generata dalla nuova rimonta africana si raggiungerà nella seconda parte della settimana entrante, con temperature alla quota geopotenziale di 850 hPa (1500 m) >15° C (fig.8).
fig.8
Non si tratta certo di valori da record per il mese di Giugno, ma i valori al suolo supereranno comunque diffusamente i 30° C nelle pianure del centronord, con punte di 33-34° C in Pianura Padana. Come abbiamo più volte sottolineato nei precedenti editoriali, tali onde calde sono comunque transitorie e, a seguire, viene confermato un cambio di tendenza per la seconda decade di Giugno, con affondi Atlantici dal mare del nord che dovrebbero raggiungere proprio le regioni centrosettentrionali (fig.9).
fig.9
A riguardo, sembra anche scongiurato il rischio di nuove rimonte calde nella seconda decade di Giugno a ovest dell’Italia, le più pericolose e durature, in quanto è facile una traslazione dell’asse dell’intrusione calda verso le nostre regioni, sotto la spinta delle correnti occidentali dominanti; altre saccature appaiono infatti nella previsione del lungo termine dei modelli nel vicino Atlantico (fig.10).
fig.10
Insomma, la regola dell’alternanza caldo-freddo, con sostanziale assenza di stabilità duratura sembra prevalere in questo inizio di estate meteorologica, com’è normale che sia del resto; l’affermazione duratura di campi altopressori nel Mediterraneo è maggiormente tipica della parte centrale della stagione estiva.
Ciao ciao