07-01-2019 - Salve a tutti, vacanze finite per molti, ma l’appassionato segue sempre le vicende meteorologiche, è questa la sua vacanza. Tempo stabile in tutte le regioni italiane, con qualche passaggio nuvoloso innocuo generato dal transito di un sistema frontale completamente “annegato” nell’alta pressione e, pertanto, fortemente indebolito.
fig.1
L’animazione satellitare evidenzia come le nubi tendano a dissolversi al passaggio sopra le regioni italiane; tutto ciò è dovuto alla presenza di un robusto campo altopressorio caratterizzato da moti subsidenti che inibiscono la formazione delle nubi e, pertanto, non c’è tracciata di precipitazioni nelle nostre regioni.
Ci sono però estesi banchi di nebbia in pianura Padana, con freddo che caratterizza anche le ore del giorno, con temperature spesso vicine alle 0 nelle ore centrali e qualità dell’aria che si respira che peggiora di giorno giorno con il ristagno delle polveri sottili e altri inquinanti all’interno dell’alta pressione.
Come accennato nei precedenti editoriali, l’attuale staticità atmosferica nel Mediterraneo è generata da un accentuato rinforzo del Vortice Polare alle quote troposferiche, tale da chiudere il freddo e relativi contrasti termici alle latitudini più elevate e lasciare campo libero alla cintura altopressoria subtropicale alle medie latitudini.
Tale aspetto viene riassunto dall’indice descrittivo AO (questo è il suo ruolo), che viaggia su valori molto elevati, intorno +4
fig.2
Quanto durerà tale evoluzione?? Sarà sempre alta pressione??
Ebbene, come accennato negli ultimi editoriali, tutta la colonna del VP si sta compattando e raffreddando alle diverse quote, a iniziare dal basso, in questo caso. Come naturale conseguenza di ciò, a seguire, abbiamo visto come la soglia NAM di +1,5 dovrebbe essere superata nei prossimi giorni, raggiungendo valori pari a 2,5 addirittura entro metà mese.
fig.3
Dalla stessa splendida cross section tratta dal sito Stratobserve si evince però, nell’aggiornamento di stasera, come a seguire sembra esserci una reazione al tentativo di condizionamento del VP, operato dall’alto questa volta, con il ritorno a valori di AO (al livello del mare quindi) e NAM neutri.
Previsione interessante questa, che avrà bisogno di conferme giorno per giorno, ma che è avallata dalla comparsa di alcune evoluzioni in stratosfera meno “chiuse”, come nel run del mattino del modello americano, che riporta un tentativo di bilobazione del VPS alla quota di 10 hPa.
fig.4
Anche alle quote troposferiche, nei modelli, qualche incrinatura alla monolitica previsione di un VP strong compare oggi, come il run di controllo dell’emissione 06 UTC del modello americano, che vede concretizzarsi la speranza di un blocco in area scandinava, ancora spinto dalla potenza del VP comunque.
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O anche dal run ufficiale dell’emissione delle 12 UTC, sempre del modello americano, che vede il tentativo di elevazione del anticiclone delle Azzorre, sempre incalzato dal lobo canadese del VP.
fig.6
Insomma, qualcosa in abbozzo c’è, al momento le velocità zonali del VP, dopo un picco molto elevato raggiunto, da previsione, intorno la metà del mese, sembra cedere di schianto tornando su valori normali (fino a dove è visibile la previsione).
fig.7
Un’inversione di tendenza sembra esserci ma la strada è ancora lunga e avremo bisogno di molte conferme.
Ciao ciao