09-07-2014, ore 14:15 – Salve a tutti, prima fase dell’importante peggioramento in atto nel Mediterraneo centrale praticamente conclusa, con una lunga scia di forti temporali generati al centronord, come da previsione, nelle ultime 48 h.
La fase perturbata nel complesso non è affatto conclusa però. Un vortice depressionario a tutte le quote è presente sulle Alpi e nelle prossime ore verrà ulteriormente alimentato da un nocciolo freddo alla quota di 500 hPa proveniente dal nord Atlantico, attualmente sulla Francia. L’immagine dinamica evidenzia il moto antiorario delle nubi nell’Europa centrale, con perno nelle Alpi occidentali, e la nuova nuvolosità in arrivo del Mediterraneo dalla Francia, in entrata dal golfo del Leone.
L’immagine del visibile evidenzia la bella giornata presente nel territorio italiano, con pausa relativamente soleggiata, sebbene temporanea, anche nell’arco alpino.
Temperature notevolmente diminuite nell’Europa centrale, dove l’aria fredda, unita alla copertura nuvolosa, ha preso pieno possesso delle pianure oltralpe, con valori di poco >10° C anche in pieno giorno.
Fresco, ma con valori gradevoli in Italia, dove al sud è sempre piena estate comunque, ma senza eccessi di caldo.
Nelle prossime ore l’instabilità verrà incentivata nel settore alpino dal riscaldamento diurno e dall’aria fredda presente in quota; altri rovesci e temporali, non violenti questa volta, interesseranno soprattutto i settori orientali del triveneto, ma possibili ovunque. A differenza del precedente peggioramento però, l’instabilità tenderà a interessare maggiormente anche le regioni centrali e, in parte, anche quelle meridionali, con rovesci e locali temporali, concentrati soprattutto nelle aree interne.
Davvero interessante per la la stagione la configurazione barica che si verrà a creare, a tutte le quote, nelle prime ore di domani mattino, giovedì; l’ultima emissi0ne del modello americano infatti, evidenzia la presenza di un profondo vortice, centrato in alto Adriatico, con un minimo anche al suolo di 1005 hPa, colmo di aria fredda in quota.
Le carte di dettaglio evidenziano quanto esposto. Nocciolo freddo a 500 hPa (quasi 552 dam) domani mattina con fulcro nell’Appennino settentrionale e il valore di -20° C intorno 5500 m.
Alla quota geopotenziale di 850 hPa il freddo si farà sentire ugualmente, con valori di 7° C lungo la dorsale appenninica a parte di quella alpina a 1400 m di quota circa.
Sebbene a prima vista i dati esposti possano sembrare non eccessivamente estremi, occorre ricordare il contesto stagionale, collocato in uno dei periodi ormai più caldi dell’anno. Nella pratica, il quadro termobarico descritto, evidenzia la possibilità della genesi di diffusi rovesci nei settori alpini e, questa volta, anche in quelli appenninici, a partire dal tardo pomeriggio di oggi mercoledì, con nevicate possibili nei settori alpini, specialmente orientali, intorno 1700-1800 m e in corrispondenza delle cime appenniniche oltre i 2000 m.
Ecco le precipitazioni previste da due modelli di dettaglio per le prossime 36 h.
LAMMA, fino alla mezzanotte di oggi, mercoledì.
LAMMA, per tutta la giornata di domani, coinvolte anche le centrali.
MOLOCH-CNR, mattinata di domani, giovedì.
MOLOCH-CNR, pomeriggio di domani, giovedì.
Le carte mostrate evidenziano la concentrazione dei fenomeni al nordest, specialmente nella prima parte del peggioramento e, a differenza dei precedenti aggiornamenti, la sua propagazione nell’Appennino centrale. Le nevicate potrebbero interessare quindi, località come Livigno, nelle Alpi, come accennato nei precedenti editoriali, ma anche le cime dei monti Sibillini, Laga, Gran Sasso e Maiella potrebbero vedere accumuli di qualche centimetro nella mattinata di domani oltre i 2000 m, con qualche fiocco anche più in basso. Un risultato comunque notevole per il periodo.
Ciao ciao