16-07-2016 - Salve a tutti, eccoci con un nuovo aggiornamento, davvero molto interessante, in quanto evidenzia ancora una volta alcuni comportamenti davvero peculiari dell’estate in corso che, come anticipato da settimane, nel complesso può essere definita nella norma, ma approfondiremo l’argomento.
Nel frattempo, instabilità ancora presente in Adriatico e al sud, ma in attenuazione, mentre nelle regioni più occidentali si sta facendo strada una vasta area di alta pressione (fig.1).
fig.1
Temperature davvero scese parecchio nelle regioni italiane, alle ore 15:10 locali, nel primo pomeriggio, anche oggi nessuna località superava i 30° C, restando spesso ben al di sotto….e siamo nella seconda metà di Luglio (fig.2).
fig.2
Fanno davvero notizia i 18° C di Pescara e addirittura gli 11° C di Campobasso in pieno giorno e in piena estate (il cielo era coperto). Ancora questa mattina, neve oltre i 2000 m sul Gran Sasso a Campo Imperatore, altro che estate.
Nei prossimi giorni il trend meteorologico muterà radicalmente però; la vasta area di alta pressione presenta sulla Spagna e nel vicino Atlantico (con contributo azzorriano) si sposterà verso est, interessando l’Italia in pieno per qualche giorno e riportando le temperature su valori prettamente estivi, in qualche caso superiori alle medie del periodo (fig.3).
fig.3
In rete è già molto attivo il dibattito in merito agli esiti della nuova onda calda prevista sull’Italia.
Sarà intensa?? A matrice africana?? Tornerà il caldo insopportabile??
In realtà, quest’anno le ondate di caldo non sono state finora particolarmente lunghe e intense e tale resterà il trend anche per la settimana entrante, che potrebbe concludersi con un nuovo affondo atlantico al centronord.
Andiamo per gradi; ecco innanzitutto una figura utile a chiarire come, nell’alta troposfera (9000 m), a metà della prossima settimana di alimentazione africana ce ne sarà ben poca, mentre dovrebbe prevalere il contributo atlantico azzorriano o addirittura, l’avvento di una nuova saccatura dal nord atlantico (fig.4).
fig.4
La fig.4 è riferita alla giornata di giovedì, probabile apice dell’onda calda nel territorio italiano e si evince, dalle frecce nere più piccole (linee di flusso), come il promontorio anticiclonico venga alimentato da aria subtropicale marittima proveniente dal vicino Atlantico, con la cellula africana relegata nei suoi luoghi abituali.
Caldo moderato quindi??
Abbastanza, ma in realtà nei bassi strati (sotto i 5000 m), l’alimentazione dovrebbe possedere anche un contributo, temporaneo, dall’entroterra africano, con aria calda che si spinge fino ai mari occidentali italiani (fig.5).
fig.5
La sovrapposizione di diverse linee (un pò troppe forse) nella fig.5 sta proprio a indicare l’affermarsi di una struttura ibrida con contributo africano (isoterma gialla) e azzorriano (isobara nera). In ogni caso però, tutta la fase calda sembra destinata a essere transitoria e non eccessivamente intensa, sebbene i 35-36° C saranno nuovamente alla portata, a metà settimana , in alcune località della penisola.
In effetti, nelle fig.4 e 5, sono già presenti i segnali che evidenziano la rapida fine della (breve) ondata di caldo; una nuova saccatura Atlantica è infatti già pronta a giungere al centronord nella giornata di Sabato 23, annunciata sia dal modello americano, sia da quello europeo (isoterma verde dei 10° C in fig.5).
Ecco la nuova perturbazione Atlantica entrare nel Mediterraneo secondo il modello europeo la sera di Sabato (fig.6).
fig.6
In fig.6 il caldo insisterebbe solo al sud sabato, per poi scomparire anche in tali luoghi nella giornata di Domenica.
Per capire quanto caldo dovrebbe fare, utilizziamo la carta delle anomalie di temperatura previste dal modello europeo questa settimana a 1500 m (850 hPa). Iniziamo da venerdì 22, con il caldo presente su tutte le regioni (fig.7).
fig.7
Come si vede dalla fig.7, il caldo all’estremo sud deve ancora arrivare il giorno 22 (temperature praticamente in media, colore bianco). Al centronord temperature sopra la media.
Ecco quindi la carta per il giorno dopo, sabato 23; cessazione del caldo eccessivo al centronord, perturbazione in arrivo e onda calda transitoria che trasla temporaneamente al sud (fig.8).
fig.8
Insomma, a giudicare dai modelli odierni, non ci attende un periodo caldo eccessivamente lungo.
Nel complesso quindi, la prossima settimana dal punto di vista meteorologico può essere così suddivisa:
17-19 Luglio - Temperature in risalita graduale a iniziare da ovest miglioramento del tempo al sud, bello altrove. Valori termici in media al centronord, ancora leggermente sottomedia al sud.
20-22 Luglio – Fase calda al centronord, temperature sopramedia, soprattutto nelle regioni tirreniche, punte di caldo intorno 34-36° C in città come Roma, Firenze e Bologna. Valori in media al sud.
23-24 Luglio – Nuova perturbazione Atlantica in arrivo al centronord, piogge e temporali a iniziare da ovest, temperature in media o leggermente sottomedia. Caldo al sud, con valori sopramedia.
In conclusione, la fase calda dovrebbe durare 2-3 giorni, per il resto è estate, i 30° C sono anche normali.