14-01-2016 - Salve a tutti, eccoci di nuovo insieme a commentare i modelli, che stanno tornando su posizioni che prevedono il prolungamento della fase gelida in arrivo, con nuovi peggioramenti a carattere freddo nel Mediterraneo, anche a carattere continentale.
Andiamo per gradi. Si arricchisce di particolari l’irruzione fredda in arrivo nelle prossime ore. Nell’ultima emissione del modello americano appare chiara la traiettoria del nucleo gelido, in transito nel Tirreno, diretto verso le coste siciliane (fig.1)
fig.1
Compiendo una traiettoria ad arco il nucleo gelido, seguito dalla isoterma di -35° C a 500 hPa (5500m, linea rossa), richiamerà altra aria gelida a nei bassi strati, convogliandola verso le coste adriatiche, che risulteranno maggiormente esposte a vere bufere di neve in Appennino, con le nevicate che arriveranno rapidamente alla costa (ved. editoriale)
fig.2
Nel suo transito nel Tirreno il nucleo gelido potrà generare numerosi corpi temporaleschi, che però al momento sembra siano destinati a rimanere in mare aperto, ma verificheremo l’evoluzione.
Ma molto migliorati appaiono i modelli per il seguito. Si inizia con primi giorni della prossima settimana, quando l’interazione della depressione atlantica con la saccatura artica torna a farsi interessante, con possibili nevicate nelle regioni tirreniche martedì 19 (fig.3).
fig.3
Ancora meglio la visione del modello della marina americana (NAVGEM), che vede la depressione chiaramente in passaggio nelle regioni tirreniche, con possibili nevicate a quote molto basse (fig.4).
fig.4
Rispunta anche la massiccia irruzione gelida continentale nella terza decade, splendida la carta del modello canadese, con nuovo blizzard in arrivo dall’Adriatico (fig.5).
fig.5
Insomma, com’è normale che sia i modelli hanno variazioni ripetute attorno a un impianto che viene riproposto ciclicamente che, se dovesse andare a buon fine, significherebbe un lungo periodo gelido e nevoso per le nostre regioni….
Ciao ciao