24-11-2014 - Salve a tutti; immancabile appuntamento serale con il lungo termine dei modelli, in particolare con quello americano (GFS). Ottime novità nelle emissioni odierne, Dicembre si anima parecchio, da definire la possibilità di vedere maltempo con nevicate al centro nord o, come spesso accade, ancora maltempo ma con neve relegata nel settore alpino.
Prima di addentrarci nel lungo termine riportiamo l’emissione di poco fa di GEM, modello canadese, che ancora vede interazione fredda Atlantico-continentale per il 2 Dicembre con nevicate a bassa quota al nord, visione ritrattata dal modello europeo dopo l’emissione di ieri sera da urlo, verificheremo.
Veniamo ora a quanto esposto da modello americano. In mattinata si è iniziato con il “botto”, con emissione 00 UTC che ha visto, a partire dai primi giorni di Dicembre, un susseguirsi di ondulazioni meridiane nel comparto europeo, con una prima colata fredda Artica il 4 Dicembre e una seconda interazione fredda Atlantico-continentale il 7 Dicembre, con annessa imponente colata gelida sulla Russia. Ecco i tre pannelli più significativi dell’emissione.
- Pressioni 4 Dicembre
- Pressioni 7 Dcembre
- Temperature 9 Dicembre
Sono da carte da neve al centro nord a quote medio-basse; in particolare, analizziamo nel dettaglio la carta prevista per il giorno 8 Dicembre, sono presenti due aspetti peculiari che potrebbero caratterizzare molti peggioramenti invernali.
1) Spinta altopressoria a nord della scandinavia
2) Interazione tra aria fredda dal bassopiano russo e correnti umide Atlantiche, con nevicate al nord in questo caso.
Gli aspetti menzionati sembrano anche avere conferma anche da studi specifici; ad esempio, quelli reperibili nell’outlook previsionale per la stagione invernale su base IZE (Indice di Zonalità Emisferica), disponibile nel sito Climate Monitor, i cui contenuti approfondiremo in seguito, e in cui la solidità del blocco russo-scandinavo e l’interazione Atlantico bassa con aria continentale (tunneling) vengono inserite come possibili elementi caratterizzanti della stagione a venire.
Per concludere, ecco mostrati altri due run del modello americano, lo 06 UTC e il 12 UTC, dove l’Atlantico prende maggiormente il sopravvento, con assenza di elevazione azzorriana, ma imperioso split del Vortice Polare nel Mediterraneo, con forte maltempo su molte regioni e nevicate diffuse sulle Alpi a quote medio basse, medie negli Appennini.
- GFS 06 UTC 9 Dicembre
- GFS 12 UTC 7 Dicembre
Insomma, c’è molta dinamica nell’evoluzione meteorologica nel comparto europeo per Dicembre, a conferma di quanto ipotizzato in molti editoriali. Verificheremo l’attendibilità di tali ipotesi.
Ciao ciao