13-05-2014, ore 15:30 - Salve a tutti, la perturbazione ieri sera a ridosso del’arco alpino è entrata decisamente nel Mediterraneo e ha già generato fenomeni sparsi nelle regioni centrali, in particolare nel Lazio, e nel Friuli. In tarda mattinata la linea di demarcazione dell’aria più fredda in arrivo dalla Francia risultava prorio collocata nelle regioni centrali, lo evidenziava bene l’immagine dal satellite.
Molto interessante come tale linea di demarcazione sia perfettamente individuata dal tracciato della corrente a getto, che delimita l’entrata del fronte polare in quota.
Ed ecco che le correnti di libeccio al suolo, in seno all’ondulazione mostrata, hanno generato nuvolosità e numerosi rovesci nel Lazio, ecco la situazione del radar alle ore 10:30, con rovesci diffusi su tutte le province.
Con il passare delle ore, altri rovesci hanno iniziato ad interessare l’appennino tosco-emiliano e le zone prealpine, questa volta legati ad attività convettiva correlata al nocciolo freddo in quota, esaltata dalle barriere orografiche, mentre precipitazioni sparse continuano ad interessare le regioni centrali.
Nelle prossime ore il tempo dovrebbe peggiorare notevolemente nei settori interni appenninici dell’Italia centrale, con insorgenza di numerosi focolai temporaleschi, mentre si andrà formando un minimo al suolo nell’Adriatico meridionale.
In tale prospettiva, le regioni Adriatiche verranno sempre più interessate da precipitazioni, mentre il il nocciolo freddo in quota transiterà nell’Appennino settentrionale, incentivando l’instabilità sull’Emilia Romagna, con venti che gradualmente si disporranno da nordest e con disposizione baroclina della struttura depressionaria (minimo al suolo e in quota non allineati).
Ecco quindi motivato come tale evoluzione favorirà l’insorgenza di forte instabilità convettiva nelle rimanenti regioni interne del centro, la previsione nel breve del LAM è inequivocabile.
Temporali anche forti e grandinigeni potranno colpire le aree del ternano, reatino, aquilano e le basse Marche nelle prossime ore pertanto. Instabilità comunque diffusa su tutte le centrali ed Emilia Romagna.
Il momento più perturbato dovrebbe essere collocato tra il tardo pomeriggio e inizio sera, ecco il modello Moloch tra le 18:00 e le 21:00
A seguire, in nottata e mattinata di domani, mercoledì, le correnti saranno prettamente da nordest su tutto l’Adriatico e le precipitazioni si concentreranno su Marche, Abruzzo Molise e Puglia.
In tale contesto, le temperature diminuiranno sensibilmente a partire dal nordest, mattinata fredda in Adriatico domani; non è esclusa qualche nevicata nelle cime appenniniche al di sopra di 1700-1800 m, localmente più in basso nei versanti adriatici dei massicci con esposizione favorevole (Vettore, Gran Sasso e Maiella).
A dopo per gli aggiornamenti
Ciao ciao