04-09-2014, ore 15:00 - Salve tutti; instabilità ancora padrona di molte regioni italiane. Particolarmente critica la situazione nel Gargano, dove temporali ripetuti nelle ultime 24 h stanno causando un vero e proprio episodio alluvionale, fortunatamente senza danni alle persone. Nel presente articolo vengono riportati alcuni dati riguardanti l’evento con, al solito, un’analisi delle fenomenologie nel dettaglio e, più in generale, della evoluzione del tempo in tutta la penisola italiana nelle prossime 24 h.
Come annunciato nell’editoriale di ieri, mercoledì, la penisola italiana è ancora interessata dall’influenza di una circolazione depressionaria con perno, al suolo, proprio al largo della Puglia, nel basso Adriatico. Tale circolazione risulta continuamente alimentata da aria fresca proveniente dai Balcani; l’immagine dinamica evidenzia il continuo afflusso di nubi da est lungo la dorsale appenninica e al nordest, con perno della rotazione attorno al minimo menzionato in precedenza.
Come si vede dall’immagine, in corrispondenza del Gargano le nubi appaiono ferme sul posto, dove un temporale autorigenerante è presente praticamente da quasi 24 h. Il dettaglio del visibile per l’Italia evidenzia tale aspetto, nubi diffuse e “chiazza” bianca sul Gargano sempre presente.
Analoga considerazione per il radar e le fulminazioni, presenti praticamente solo in tale area.
Dettaglio fulminazioni, assenti ovunque tranne che sul Gargano nel primo pomeriggio.
I fenomeni, come accennato, sono stati intensi e prolungati; il dato più rilevante riguarda l’abitato di San Marco in Lamis, tra San Severo e Foggia, versante meridionale del promontorio, con 266 mm in 24 h e 380 mm da inizio evento. Le immagini disponibili, tratte dai media, sono indicative a riguardo, strade e paesi allagati.
In merito alle dinamiche dell’evento, l’analisi della circolazione in quota e al suolo evidenzia come in Adriatico le correnti prevalenti siano, da circa 48 h, in prevalenza dai quadranti orientali, ma anche come, in corrispondenza della Puglia, sia presente un minimo al suolo praticamente stazionario, continuamente alimentato da aria fresca dai Balcani. Il foggiano in tal senso, risulta sempre collocato nel settore di convergenza tra aria fresca di origine continentale e aria caldo-umida marittima proveniente da sud est. Ecco la previsione alle ore 17:00, situazione immutata.
Sulla base dell’analisi esposta, non sono prevedibili significativi miglioramenti nell’evoluzione del tempo nelle prossime 12-24 h nelle aree menzionate anche se pause alle precipitazioni, anche prolungate, saranno sempre possibili. Risulta interessante, a tal proposito, l’analisi della previsione LAMMA per le prossime 36 h; ecco quella per il pomeriggio, precipitazioni cessate nel foggiano e temporali in Appennino.
Nella notte e al mattino di domani, venerdì, nuove precipitazioni anche intense nel Gargano e fine dei temporali appenninici.
Domani pomeriggio, venerdì, riprende il ciclo, con nuovi temporali in Appennino e fine delle piogge nel Gargano.
In sostanza, il modello di dettaglio esaminato, prevede che l’instabilità venga incentivata di giorno nelle aree continentali proprio dal riscaldamento diurno, mentre le aree più colpite di notte e al mattino siano quelle con rilievi in prossimità delle coste. Tali dinamiche, assolutamente ineccepibili dal punto di vista termodinamico, rischiano però di essere subito smentite, in quanto nel Gargano sta ancora piovendo e la pausa prevista non si sta verificando.
Nel complesso, occorrerà monitorare attentamente quanto sta accadendo nel Gargano e, in prospettiva, nelle altre regioni Adriatiche e del basso Tirreno, dove rovesci e temporali saranno sempre possibili nelle prossime 48 h; confermata quindi instabilità a oltranza nella penisola italiana. Per un miglioramento, sebbene non definitivo, occorrerà aspettare la giornata di domenica, seguite gli aggiornamenti.
Ciao ciao