17-12-2014 - Salve a tutti; eccoci al consueto appuntamento serale, dopo l’emozionante run mattutino del modello americano, finalizzato ad avere una visione più completa delle carte, basata sull’analisi tutti modelli disponibili, integrata come sempre da quanto redatto in precedenza negli editoriali generali riguardanti la prevista evoluzione della stagione invernale.
Partiamo dal dato di partenza, alle 240 h (domani affronteremo una previsione maggiormente natalizia); sembra ormai accertato che, subito dopo le festività natalizia, il Vortice Polare andrà ad assumere un assetto simile a un’enorme T, generato dalla pulsazione aleutinica dalle Montagne Rocciose, con annessa risposta azzorriana da definire nell’entità. Come esempio si riportala carta relativa all’emissione del run 12 UTC del modello parallelo american0 (fig.1).
fig.1
Questa sera riportiamo inoltre in rassegna tutti i modelli disponibili con emissione alle 240 h, intorno al 27 Dicembre, quindi, eccoli elencati di seguito (fig. 2,3,4,5,6,7):
Come si vede, l’innesco della deformazione del VPT è qualcosa in più che un lontana ipotesi, la partenza del forcing aleutinico è un dato che possiede ormai una buona affidabilità. A conforto di tale andamento, che vede l’intrusione di strutture altopressorie in Artico, l’AO (Artic Oscillation, fig.8), è vista in picchiata nella terza decade, su valori negativi, mentre la NAO (fig.9), porzione Atlantica dell’AO, è vista neutra, ad avvalorare la possibilità dell’innesco del blocco azzorriano (alta pressione su tutto l’Atlantico centro settentrionale a varie latitudini).
fig.8,9
In questa sede, si ricorda ancora una volta con non è sufficiente la mera osservazione degli indici per riassumere il tempo che farà nel lungo termine. Si tratta, nel caso specifico (AO e NAO), di due indici descrittivi (non predittivi), che riassumono semplicemente quanto già riportato nelle carte, dove però, a differenza degli indici, è possibile formulare ipotesi in merito alla traiettoria delle porzioni del VPT mobilizzate.
Ed ecco quindi che come sempre vogliamo sapere qualcosa in più su come si muoveranno le porzioni del VPT per fine anno. Molto dipenderà dalle modalità con cui si muoverà il blocco azzorriano, visto come probabile anch’esso ma con intensità e traiettorie da definire.
L’ultimo run del modello parallelo americano riporta l’ennesima interpretazione in merito. Cellula aleutinica isolata nell’Artico siberiano e corrispondente nocciolo freddo del VPT nel Mediterraneo dall’altra parte dell’emisfero. Temperature non gelide sull’Italia come nel run 00 del mattino (ved. editoriale in merito), ma freddo e instabilità. con nevicate in collina al centronord anche in questo caso.
Prima colata il 30 Dicembre, fig.10
Seconda colata il 2 Gennaio, fig.11
Insomma il quadro barico a scala emisferica si sta davvero animando, sembrerebbe con qualche conseguenza possibile anche per le nostre latitudini temperate.
Ciao ciao