25-03-2015 - Salve a tutti; ancora piogge diffuse al centronord, dopo la “burrasca” che in nottata ha colpito il sud, con piogge anche intense e venti forti (fig.1)
fig.1
Come si vede dalla fig.1, mentre il vortice in risalita nel Tirreno si va indebolendo, nuove strutture temporalesche si vanno formando tra Tunisia e Algeria, pronte a impattare nelle regioni meridionali nel pomeriggio di domani con temporali localmente intensi, sebbene non diffusi come nel precedente peggioramento.
Nei giorni successivi, il tempo andrà migliorando su tutte le regioni a iniziare dal centronord, ma qualcosa sta cambiando a scala emisferica. Nelle ultime emissioni del modello americano ed europeo si intravede infatti la genesi di un importante disturbo a scapito del Vortice Polare nei primi giorni di Aprile, con attivazione di una saccatura Artica verso il Mediterraneo (fig.2).
fig.2
Come si vede dalla fig.2, l’opera di disturbo più importante viene condotta dalla wave 3, ovvero dall’onda uralica, ibrida con l’anticiclone termico asiatico, in indebolimento, che con la sua penetrazione nell’Artico riesce a smembrare la struttura del VPT.
Quali le conseguenze per le nostre regioni?? Ancora non ben definita la traiettoria della saccatura, al momento più probabile un maggior coinvolgimento del versante adriatico, con sensibile abbassamento delle temperature proprio nel week-end di Pasqua, ma gli esiti sono ancora incerti, sebbene inquadrati da tutti i modelli nel lungo termine.
A conforto di un più deciso cambiamento nel pungo termine giungono però le notizie dai piani alti stratosferici, dove è in atto un potente warming alle quote medie (10 hPa), perfettamente convergente ni Artico, che sembra avere la forza, ai piani inferiori, di apportare una pesante, e forse definitiva crisi alla struttura del VPS (fig.3)
fig.3
La spinta della wave 1 nel lungo termine sembra alquanto decisa questa volta (fig.4).
fig.4
Come si vede dalla carta delle anomalie di temperature alle varie quote nell’Artico, il warming tende a trasferirsi verso i piani isobarici inferiori, interessando tutta la colonna barica del VPS (fig.5).
fig.5
La troposfera, nel lungo termine, sembra risentire del disturbo, con la wave 3 che spinge forte in Artico (fig.6).
fig.6
Domani su tale argomento verranno forniti ulteriori dettagli in merito, ma si intravede quella che può diventare la crisi forse definitiva nello smembramento del VPT nella stagione in corso.
Ciao ciao