22-12-2020 – Salve a tutti; corposo editoriale serale perchè le cose da dire sono molte e, soprattutto, sono molto interessanti.
Siamo alle porte di quello che potrebbe essere un periodo perturbato molto lungo, che potrebbe, ancora il condizionale è d’obbligo, essere ancora più estremo e freddo in Gennaio.
Andiamo per gradi, la perturbazione di Natale di avvicina ormai a grandi passi e i modelli, stante l’intrinseca debolezza del VP, con il passare delle emissioni rincarano la dose e quello che doveva essere un rapido passaggio perturbato sta diventando una fase di maltempo della durata di oltre 24 h.
fig.1
Saccatura incisiva, correlata direttamente all’alimentazione artica del Vortice Polare e gli effetti vengono visti ormai in maniera comune sia dal modello europeo, sia da quello americano, con piogge diffuse, rovesci anche forti in transito lungo la penisola e nevicate a quote anche molto basse in Appennino.
fig.2
Ecco l’intensa perturbazione vista dalle carte di precipitazione del modello europeo,
fig.3
Non sarà quindi in passaggio indolore e sarà seguito da un peggioramento ancora più massiccio ed esteso, sebbene meno freddo in molte regioni.
fig.5
L’imponente saccatura artica viene vista scendere con diverse traiettorie, ora molto più simili tra loro, ma TUTTE le emissioni vedono arrivare NEVE FORTE per la mattina del 28, lunedì, nella pianura Padana, con fiocchi fino alle coste liguri.
fig.6
Il modello americano la vede praticamente allo stesso modo.
fig.7
Cosa succederà dopo??
Ebbene, il VP non si riprenderà da questa crisi e, anzi tenderà a esasperare il disturbo in atto. Per capire cosa vuol dire risulta didattica una carta prevista per il 3 Gennaio, dove si evince come le perturbazioni atlantiche siano molto basse di latitudine e come alle latitudini superiori sia presente un blocco altopressorio.
fig.7
VP debole non vuol dire quindi solo gelo ma possibilità che tutte le fenomenologie possano scendere di latitudine, dinamicità atmosferica quindi, con il getto polare al 40° parallelo.
fig.8
Molto didattica la figura riportata, dove si vede come il blocco costringa il getto polare a scendere di latitudine.
Ma non è finita!! Le cose potrebbero addirittura peggiorare a Gennaio. Proprio stasera l’ultima emissione del modello americano mostra la nascita di una vera bilobazione del VPS con una dinamica tipo split.
fig.9
In realtà solo alle quote più alte della stratosfera (1 hPa) è chiaramente una perfetta dinamica da split.
fig.10
Ai piani inferiori ci si sta lavorando, ma è chiaro che ormai si va verso la direzione di un crollo della struttura del VPS, come si eviNCe dal grafico del NAM.
fig.10
Cosa vuol dire tutto ciò??
Che se le cose vanno come potrebbero, quello che stiamo vedendo è solo l’inizio, il peggio (meglio) ci attende a Gennaio e chissà fino a quando. Preparatevi quindi, il vero inverno sta arrivando.
Ciao ciao