09-11-2014 - Salve a tutti; riprendiamo li nostro appuntamento serale con i modelli, dopo aver affrontato in giornata il breve termine.
Sempre molto interessante quanto proposto per la seconda metà di Novembre dai due principali centri di calcolo, quello europeo e quello americano. Già ieri il modello europeo aveva ipotizzato una evoluzione peculiare nel periodo considerato, ottima premessa per un finale del mese movimentato in senso freddo. Ottime conferme giungono quindi oggi a quanto esposto ieri, con il modello americano che parzialmente si accoda all’europeo.
Iniziamo dall’Europeo, analizzando la distribuzione della pressione alla quota di 500 hPa (5500 m) e al suolo.
Confermata, secondo il modello europeo, la sequenza che vede la bilobazione completa del Vortice Polare per la metà del mese e la formazione di un potente anticiclone in Artico.
- Europeo 16 Novembre
- Europeo 18 Novembre
Tale manovra dovrebbe consentire la genesi di un flusso antizonale del lobo siberiano del Vortice Polare, ovvero un moto da est verso ovest delle masse gelide siberiane, contrario alle correnti occidentali predominanti alle nostre latitudini, verso il continente europeo. In parole povere, il freddo può mettersi in moto verso l’Europa dal bassopiano siberiano.
Leggermente meno definita la visione del modello americano, ma comunque simile all’europeo; bilobazione non completa e nucleo gelido che ha più difficoltà a muoversi verso l’Europa però.
- Americano 17 Novembre
- Europeo 20 Novembre
Se guardiamo ora le stesse carte ma con tematismo diverso, analizzando la temperature previste alla quota geopotenziale di 850 hPa (1500 m) per domani, 10 Novembre e per la settimana prossima tra 8-10 giorni, si comprende bene l’importanza delle dinamiche descritte.
Si vede chiaramente infatti, come il nocciolo freddo principale, vero serbatoio del freddo, dalla lontana Siberia tenda a compiere uno spostamento verso ovest, arrivano a interessare la Russia europea e gli stati europei più orientali.
In questo entrambi i modelli, europeo e americano, sono concordi, freddo in avvicinamento.
- Europeo 10 Novembre
- Europeo 20 Novembre
- Americano 10 Novembre
- Americano 18 Novembre
Se ne deduce quindi, che c’è la possibilità di un cambio di circolazione nella seconda metà di Novembre nel comparto europeo, con arrivo di correnti nordorientali fredde in luogo di quelle miti Atlantiche
Per concludere, il significato del presente articolo NON è di annunciare un’imminente ondata di gelo in Italia, non visibile attualmente, quanto di esporre come l’analisi dei modelli nel lungo termine evidenzi movimenti a scala emisferica delle masse d’aria gelida correlate al Vortice Polare tali da favorire una possibile fase instabile e fredda per la terza decade di Novembre nel Mediterraneo.
Ciao ciao