12-01-2015 - Salve a tutti; editoriale serale riassuntivo dello stato del tempo nelle nostre regioni, riguardante un ampio intervallo temporale, dal presente fino al lungo termine.
Iniziamo da quanto sta accadendo in queste ore, nell’immagine odierna dal satellite è visibile il nuovo corpo nuvoloso sulla Spagna, correlato al flusso Atlantico, che già nella mattinata di domani approccerà le regioni nordoccidentali (fig.1).
fig.1
Tale peggioramento sarà piuttosto intenso e duraturo per le regioni del nord, specialmente nel week-end, sebbene le piogge non mancheranno anche nelle altre regioni e genererà abbondanti nevicate lungo l’arco Alpino, questa volta quindi anche a nord del Pò, con quota neve che potrebbe raggiungere la pianura nelle province piemontesi.
La ragione della persistenza dei fenomeni previsti è da ricercare nella formazione di una figura di blocco anticiclonico nell’Europa centrorientale, che costringerà il flusso Atlantico a deviare verso sudest, irrompendo nel Mediterraneo proprio nel week-end (fig.2).
fig.2
Come accennato nei precedenti editoriali, il peculiare assetto del Vortice Polare e la provenienza Atlantica delle masse d’aria in entrata nel Mediterraneo, impediranno l’arrivo del freddo nelle nostre regioni; tuttavia, nelle regioni de nord e, in particolare, nella Pianura Padana, nei bassi strati giungerà aria fredda continentale in moto lungo il bordo meridionale dell’anticiclone di blocco. Sarà un contributo minoritario, ma sufficiente a consentire la genesi, soprattutto nei settori occidentali, di nevicate a bassa quota, localmente in pianura tra sabato e domenica (fig.3).
fig.3
La fig.3 evidenzia bene la possibilità di nevicate in pianura nel cuneese, forse astigiano e alessandrino e fino alla bassa collina nei rimanenti settori del Piemonte e della Lombardia occidentale. Le previsioni del modello YOUMETEO sono molto chiare a riguardo, ecco un confronto tra le piogge previste per la giornata di sabato e la rispettiva aliquota di precipitazioni nevose (fig.4,5).
Come si vede dalla fig.5, vasti settori del Piemonte potranno vedere la neve anche in pianura mentre le prealpi lombarde potrebbero fare il pieno fino a bassa quota con accumuli considerevoli.
L’evoluzione descritta, in virtù della presenza del blocco a est rappresentato dalla robusta figura anticiclonica, resterà quasi immutata anche nella giornata di domenica, con nuove piogge e nevicate su molte regioni italiane. Rispetto alla giornata di sabato, sarà presente un maggior coinvolgimento de centrosud, ma sempre con quota neve piuttosto elevata (1200-1400 m), mentre su tutto l’arco alpino nevicate abbondanti si verificheranno a quote collinari e, nel Piemonte, ancora localmente in pianura (fig.6,7).
Come si vede, per l’arco alpino il prossimo week-end potrebbe rappresentare un’ottima occasione per rimpinguare il manto nevoso sui rilievi, mentre per alcune località del Piemonte sarebbe una nuova occasione per nevicate in pianura.
E per il futuro, cosa ci attende nel mese di Febbraio?? Anche oggi i modelli indicano come momento cruciale il periodo intorno il 21-22 Febbraio, quando la spinta congiunta delle onde emisferiche (aleutinica e azzorriana) dovrebbe riuscire a generare una bilobazione del Vortice Polare nei due nuclei canadese e azzorriano (fig.8).
fig.8
Tale manovra potrebbe dare via libera alla discesa di un nucleo di aria molto fredda dalle regioni artiche a nord della Scandinavia per la fine del mese, ma l’evoluzione sarà strettamente dipendente dalla forza di un eventuale blocco atlantico. Nell’emissione del modello americano di ieri tale spinta era vista decisa fino in Artico (ved. editoriale), mentre oggi, come prevedibile, l’ingerenza del lobo canadese appare maggiore a chiudere la spinta. Nei prossimi giorni tale dubbio potrà essere sciolto ma, come annunciato più volte in questi giorni, sarà proprio il settore nordatlantico a inizio terza decade quello dove si decideranno le sorti del nostro finale d’inverno.
Ciao ciao
Ottimo articolo complimenti
Grazie molto gentile al prossimo aggiornamento