06-12-2014 - Salve a tutti; aggiornamento serale per risollevare il morale e per comprendere anche come basti poco, oltre le 120 h, a stravolgere la previsione, sebbene le tendenze possano essere individuate abbastanza correttamente con molti giorni d’anticipo. In sostanza, il modello europeo ECMWF, nell’emissione serale 12 UTC, inserisce una variabile nella evoluzione del peggioramento del 13-14 Dicembre che porterebbe nevicate diffuse a bassa quota al nord e Toscana e a quote medie al centro. Come si vede dalla sequenza illustrata (fig.1,2,3), l’affondo nordatlantico del giorno 13 è abbastanza veloce e diretto, ma è seguito da un secondo impulso a breve distanza temporale, capace di creare le condizioni per l’isolamento di un piccolo nocciolo freddo nell’alto Tirreno, con una rimonta azzorriana piuttosto alta, senza la genesi di un cut off.
fig.1,2,3
- Pressioni 14 Dicembre
- Pressioni 15 Dicembre
- Pressioni 16 Dicembre
Per avere una simile evoluzione è sufficiente che il lobo canadese del Vortice Polare resti abbastanza a ovest senza migrare verso la scandinavia e “schiacciare” l’anticiclone delle Azzorre nel Mediterraneo (fig.4).
fig.4
Il risultato sarebbe sorprendente, con nevicate diffuse al centronord sui rilievi (fig.5); in particolare tra appennino tosco-emiliano e bassa pianura Padana le sorprese nevose potrebbero riguardare vasti settori collinari e/o pianeggianti compresi tra Piemonte ed Emilia.
fig.5
Ecco quindi che, con poche mosse, anche in caso di un avvezione fredda non massiccia, molte regioni del nord vedrebbero la neve in pianura prima di Natale. Evoluzione ovviamente poco pèrobabile al momento, ma traiettoria assolutamente da seguire per l’impulso di metà mese.
Ciao ciao