29-11-2014 - Salve a tutti; aggiornamento unico e completo, nel giorno prefestivo, con molti argomenti di discussione. Come molti avranno verificato il freddo latita nel comparto mediterraneo e continuerà a farlo per alcuni giorni, anche se i segnali per il lungo termine continuano a essere positivi, ma vanno sempre considerati con le giuste cautele. Ma noi amanti delle carte ne scoviamo tutti di giorni di interessanti.
Un veloce sguardo al presente, con l’Italia sotto un mare di nubi di medio spessore ma molto estese, che hanno generato piogge diffuse ma in prevalenza moderate su molte regioni.
Per domani tutta l’evoluzione si estremizzerà, con un generale e marcato aumento delle temperature al sud e un forte peggioramento delle condizioni del tempo al centronord dal pomeriggio, colpito soprattutto il medio alto Tirreno, carta NAVGEM eloquente.
Il maltempo proseguirà anche per lunedì e, gradualmente, la depressione mediterranea verrà alimentata da aria più fredda continentale, con un moderato abbassamento delle temperature avvertito soprattutto al nord.
Si tratterà però di una fase temporanea, non sufficiente a generare fenomeni nevosi di rilievo sulle Alpi, temperature troppo alte.
Molto più interessante, nelle emissioni odierne, ma anche in quelle degli ultimi giorni, l’evoluzione prospettata a partire dal giorno 7 Dicembre. Il modello canadese, americano ed europeo oggi vedono la possibilità dell’innesco di un’ondulazione abbastanza pronunciata del getto polare nel comparto europeo, con possibile colata artica nel mediterraneo. La carta migliore, non necessariamente la più probabile, è quella del canadese GEM, nocciolo freddo artico proprio nei mari italiani.
Meno ampie e pronunciate quelle dei modelli americano ed europeo, ma il puzzle inizia a comporsi, molti tasselli combaciano e siamo nel medio termine, intorno le 200 h (sempre tanto comunque).
A questo punto interviene l’ultimo run del modello americano, appena uscito, in cui, a differenza delle precedenti emissioni, l’evoluzione descritta si esaspera ulteriormente, con altre due ondulazioni marcate del getto polare sull’Italia nella seconda decade di Dicembre; una prima più orientale, con freddo da nordest..
…e una seconda, gran finale, con una massiccia colata Artica da nord, l’evento freddo (non freddissimo), capace di generare nevicate diffuse al centronord, con entrata dell’aria fredda dalla porta del Rodano.
Temperature diffusamente basse sul territorio italiano a 850 hPa (1400 m).
Insomma, la tendenza che si va palesando sempre più netta nei modelli, che cambieranno ancora moltissimo comunque, è quella di una graduale instabilizzazione del Vortice Polare a partire dal periodo intorno il 7 Dicembre, con una rinnovata spinta azzorriana verso nord, che dovrebbe consentire la genesi di irruzioni di aria fredda Artica sempre più ampie a marcate entro la seconda decade di Dicembre.
Inizialmente il freddo si farà attendere, come sempre accade in peggioramenti artici, dove l’aria fredda è soprattutto in quota, ma se nei prossimi giorni tale tendenza fosse confermata potremmo assistere a una parte centrale di Dicembre fredda e movimentata.
Questo è quanto si evince dall’analisi dei modelli, ma va preso sempre tutto con la dovuta approssimazione, siamo sempre nel pungo termine.
Ciao ciao