28-11-2014 - Salve a tutti; consueto appuntamento con il lungo termine per tutti gli amanti delle carte di previsione. Al solito, tutti i modelli sono stati passati in rassegna per verificare la possibilità di evoluzioni interessanti per i meteo appassionati, in un periodo in verità dominato da da eventi piovosi anche rilevanti e da temperature sopramedia.
Come discusso nei precedenti editoriali, due sembrano essere i momenti salienti per lo sviluppo delle vicende meteorologiche del clima:
1) Interazione, piuttosto blanda, tra la goccia fredda mediterranea e aria fredda dall’Europa centrale nel periodo 3-5 Dicembre
2) Saccatura Artica in sviluppo a partire dal periodo dell’Immacolata.
Per entrambi i periodi ci sono novità nei modelli.
Iniziamo con la prima fase; non sembra, a guardare tutti i modelli, che l’afflusso freddo possa essere molto cospicuo a partire da martedì sulle Alpi; tuttavia, il modello NAVGEM (marina americana) propone addirittura il mantenimento della bilobazione del VPT e una prima saccatura Artica che prende le mosse da subito dopo il 3 Dicembre, ecco la carta per il giorno 5.
La diminuzione delle temperature in questo caso sarebbe più cospicua e omogenea in tutta Italia la prossima settimana.
L’ipotesi, dicevamo, non è avallata dagli altri modelli; più probabile che l’afflusso freddo si fermi al nord, gli spaghetti per Verona evidenziano parecchie possibilità per un cospicuo abbassamento, anche sottomedia, delle temperature per il periodo menzionato, ma limitato al nord.
Dopo questa prima fase, che dovrebbe ameno riportare le temperature almeno in media, ci sarà una stasi meteorologica di 2-3 giorni, che riporterà un clima a regime occidentale mite nel Mediterraneo.
Le novità odierne riguardano la presunta fine di questo periodo intermedio; sia il modello canadese, sia quello europeo ipotizzano infatti che una nuova saccatura meridiana, meglio organizzata, potrebbe interessare l’Italia già dal 7 Dicembre. Davvero bella la carta dei canadesi GEM, freddo e precipitazioni al centronord, più caldo al sud, ma svolta importante. Più contenuta e calda la saccatura proposta dal modello europeo ECMWF, ma fine prematura del regime zonale anticiclonico
In entrambe le carte è messo in evidenza un aspetto molto importante a scala emisferica, la nascita della figura di blocco euroasiatica, l’anticiclone ibrido, termico in Siberia, dinamico negli Urali.
Tale figura, fondamentale per le sorti dell’inverno in Europa e nel Mediterraneo, per la capacità di deviare il getto polare deformando il VPT, viene vista sempre più potente dal modello americano a inizio della seconda decade di Dicembre. La sua azione, coadiuvata da quella azzorriana, riesce infatti a deviare e a far splittare il VPT verso l’Europa meridionale, mostrando la penisola italiana sotto l’azione di una potente colata Artica.
Sono tendenze molto interessanti, che confermano come il mese di Dicembre potrebbe essere caratterizzato da ondulazioni del VPT marcate, con irruzioni fredde meridiane a matrice artica anche cospicue. I tempi sono da definire, la prima settimana non sembra al momento in grado di produrre simili dinamiche, molto più probabile il periodo dell’Immacolata.
Ciao ciao