19-10-2014 - Salve a tutti; in tutte le emissioni odierne dei principali modelli di previsione appare ridimensionata sia la bordata fresca nordatlantica prevista per mercoledì prossimo, sia l’eventuale periodo freddo di inizio Novembre. Si tratta di normali fluttuazioni dei modelli con il susseguirsi dei vari run, sebbene per l’evento di mercoledì il cambio di traiettoria (vistoso est shift) sia notevole.
In tutti i modelli disponibili in rete quindi, il peggioramento previsto per mercoledì viene visto, in sostanza, traslare a est, colpendo preferenzialmente i Balcani e apportando nelle nostre regioni solo un abbassamento delle temperature e un rinforzo dei venti, senza significative precipitazioni.
Il modello americano è chiaro a riguardo. Negli slide si vede come la saccatura Atlantica (in verde), “sfili” verso est, colpendo soprattutto i Balcani.
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- Mercoledì pomeriggio
- Giovedì mattina
- Giovedì pomeriggio
Sulla base di quanto esposto, risulta utile affrontare un’analisi critica in merito all’affidabilità di tali fluttuazioni, per verificare la reale evoluzione del tempo dei prossimi giorni, con uno sguardo al lungo termine.
Il mezzo migliore per affrontare tale analisi è sicuramente rappresentato dagli “spaghetti”, ovvero dai grafici che esprimono le diverse elaborazioni di prova, ottenute modificando leggermente i dati reali di input e verificando come cambia la previsione nel lungo termine (per un’analisi dei concetti base si legga l’editoriale sulle leggi del caos).
Di seguito vengono riportati i grafici, per le diverse “perturbazioni”, del parametro temperatura a 850 hPa (1500 m) e quantitativi di pioggia previsti, per le città di Roma, Verona e dell’area del Gargano nei prossimi 15 giorni.
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- Elaborazioni Roma
- Elaborazioni Verona
- Elaborazioni Gargano
Come si evince dall’analisi dei dati, per tutte le “perturbazioni” inserite, appare piuttosto deciso l’abbassamento delle temperature ovunque in Italia per mercoledì, ma con una sostanziale assenza di piogge per il nord e le centrali tirreniche. Solo il medio- basso Adriatico dovrebbe vedere qualche rovescio passeggero con i dati attuali.
Altra considerazione importante, in merito al lungo termine questa volta, è che poche elaborazioni vedono l’arrivo del freddo ai primi di Novembre per il centro Italia, mentre appare molto più probabile per il nordest, con molti cluster che ipotizzano valori <0 C a 850 hPa per quel periodo a Verona (fino a -5° C). Molte perturbazioni vedono però la possibilità di piogge su Verona e Roma, meno sul Gargano.
Un’interpretazione del dati mostrati è quella della possibile presenza, per i primi di Novembre, di una bassa pressione nel Tirreno, interagente con un afflusso di aria fredda da nord o nordest, come evidenziato ieri, con piogge nelle centrali tirreniche e freddo con piogge e nevicate nel nord, in particolare nordest.
Si tratta, va precisato, di un tentativo di interpretazione, volto a mostrare la complessità dell’elaborazione meteorologica nel lungo periodo. A titolo di esempio, ecco riportata in figura una delle perturbazioni, una delle più pessimiste (ottimista per noi meteoappassionati) con la carta emisferica per inizio Novembre, implementata con gli stessi dati del run ufficiale, ovvero quello riportato all’inizio dell’articolo.
Si vede bene come in questa emissione l’Italia sia sotto scacco per un cospicuo afflusso freddo dalla scandinavia (in blu), con piogge nevicate in montagna e molto freddo per la stagione. Le probabilità che ciò si verifichi sono ovviamente molto basse, ma ecco come, a ben guardare, esiste un filo logico che lega le varie emissioni dei modelli, in senso poetico, un ordine nel caos.
Al prossimo aggiornamento.
Ciao ciao