05-10-2014, ore 16:30 - Salve a tutti; rapidissimo aggiornamento per evidenziare quanto sta accadendo nelle regioni meridionali. In poche ore, esattamente come annunciato nell’editoriale di questa mattina, un enorme ammasso nuvoloso, generatosi al largo delle coste meridionali della Tunisia, si è rapidamente diretto verso nord, colpendo la Sicilia orientale e preparandosi a interessare, mentre si scrive, buona parte della Calabria.
Ecco il suo arrivo, in diretta, nello stretto di Messina, visto dal lato calabrese.
Ed ecco l’immagine animata che ne evidenzia le dimensioni e il movimento.
Si è molto parlato, nelle ultime 24 h, di tempeste e “cicloni” in arrivo nel Mediterraneo, in realtà la struttura in azione al sud, dal punto di vista tecnico, è definita mesoscale convective system (acronimo MCS); secondo wikipedia, si tratta di “a complex of thunderstorms that becomes organized on a scale larger than the individual thunderstorms but smaller than extratropical cyclones“
Ovvero, un insieme di nuclei temporaleschi molto ravvicinati che, al loro arrivo, hanno l’aspetto di un’unica struttura, molto intensa, in grado di generare violenti temporali, della durata anche di alcune ore. Il loro arrivo in genere è anche caratterizzato da violente raffiche di downburst, ovvero le raffiche d’entrata del temporale, che in questi casi possono superare anche i 100 km/h.
Tutto questo è appena successo nella Sicilia orientale e, approssimativamente nello stesso modo, sta per succedere nella Calabria, specialmente settore ionico. Ecco, quasi in diretta, l’approccio dell’ammasso temporalesco nelle coste calabresi dal radar, alle ore 15:50 locali, mentre sta infuriando in Sicilia. Si distingue bene la linea arcuata delle precipitazioni che evidenzia l’arrivo del fronte e delle raffiche del temporale.
Nelle prossime ore il nucleo, in seno alle correnti collegate alla blanda saccatura in quota, continuerà nel suo moto verso nordest, interessando praticamente tutta la Calabria, diretto verso il golfo di Taranto e Salento. Le aree più colpite, in tal senso, dovrebbero essere proprio le ioniche calabresi e, in serata le coste lucane e pugliesi, con accumuli in qualche caso >100 mm.
Definire con esattezza la distribuzione delle precipitazioni è difficile, il nucleo è in continua evoluzione, una parte maggioritaria potrebbe anche deviare verso lo Ionio, come sembrerebbe essere dall’elaborazione dell’aeronautica militare, dove i cumulonembi più attivi sono situati a destra nell’ammasso, diretti in mare aperto.
In ogni caso, in virtù della vicinanza delle regioni ioniche con tale struttura, le condizioni di forte maltempo fino a stasera nelle aree descritte sono quasi certe.
Ciao ciao