20-09-2014 - Salve tutti; alla luce di quanto è accaduto ieri nell’area di Firenze e in molte zone della Toscana, sembra opportuno stilare un’analisi e un resoconto di tali eventi, oltre che una rapida previsione riguardante le prossime 36 h.
Davvero numerose le testimonianze relative al nubifragio che ha colpito la città di Firenze nelle ore centrali della giornata, proprio a ora di pranzo. Del resto, nel mese di Settembre, il capoluogo toscano è sempre pieno di turisti che, si suppone, vogliano beneficiare delle belle giornate per visitare le città d’arte italiane.
Non è stato così nella giornata di ieri, 19 Settembre, quando un violentissimo temporale, accompagnato da un’intensa grandinata e da violenti downburst (raffiche d’ingresso del temporale), ha sconvolto, sebbene per poche decine di minuti, tutta la città.
Ecco l’arrivo del temporale, con una minacciosa shelf cloud (la nube a mensola che precede il muro d’acqua), che ha oscurato i cieli della città.
Le conseguenze di tale premessa non tardano a verificarsi, violentissima tempesta in pieno centro, abbattuta una fila di motorini.
Altro punto della città, stesso panorama
Non meno inquietante la visione della tempesta in un parco nelle colline cittadine, la natura prende il sopravvento.
Ma da che cosa nascono eventi temporaleschi di tale intensità……l’energia in gioco è sempre fornita dal calore proveniente dai quadranti meridionali e, quindi, dal continente africano. La miccia, l’innesco, è invece fornito dal contrasto con aria più fredda, nel caso specifico da infiltrazioni di aria fresca Atlantica proveniente dalla Francia.
Nei giorni scorsi si è sottolineato come la risalita di aria calda africana avrebbe raggiunto il culmine tra venerdì e sabato, con l’affermarsi di un promontorio in quota proprio nelle nostre regioni. La carta di previsione per la notte di venerdì, riportata di seguito, evidenziava come il limite della “cupola” africana giungesse proprio sulla Toscana, con caldo in accentuazione, ma anche, in corrispondenza della Toscana settentrionale, con una linea di contrasto con aria più fresca Atlantica. Le conseguenze dei contrasti di masse d’aria caratterizzate da così forti differenze termoigrometriche sono sotto gli occhi di tutti.
L’animazione dal satellite odierna evidenzia come tale “cupola” sia ancora presente sulla penisola italiana, con le nubi che assumono moto ad arco proprio sull’Italia
Sebbene ancora sia presente nuvolosità diffusa nelle regioni italiane, quella visibile al centrosud è sostanzialmente innocua, in quanto “immersa” nella bolla calda africana e, al momento, esente da contrasti con altre masse d’aria di diversa provenienza. Ancora a rischio temporali, viceversa, le regioni settentrionali, ma l’evoluzione è in miglioramento.
In effetti, l’ultima elaborazione del modello LAMMA evidenzia una previsione per la giornata di domenica con il territorio italiano privo di precipitazioni, ad eccezione del Friuli e del settore alpino, ultimi ad uscire dalla fase di maltempo o, meglio, interessati dalla serata di domenica da un’altro peggioramento che verrà approfondito in altra sede.
Nel complesso quindi, possiamo dire che il peggio è passato e che la giornata festiva trascorrerà relativamente tranquilla, con valori termici molto elevati per la stagione, specialmente al sud.