Salve a tutti, il secondo editoriale segue a breve distanza il primo in quanto, dopo il maltempo, a breve distanza temporale arrivano il freddo, quello vero, e la neve. Un secondo impulso Artico segue infatti quello giunto giovedì sera nel Mediterraneo, ma avrà una traiettoria molto più orientale. Questa volta il nocciolo Artico prenderà le mosse dalla scandinavia, aggirando l’anticiclone delle Azzorre e piombando molto velocemente in Adriatico, pronto a sfilare sui Balcani. Fino a ieri i modelli indicavano un passaggio rapido, che avrebbe coinvolto soprattutto il medio-basso Adriatico e in rapida traslazione verso i Balcani. Gli ultimi aggiornamenti stanno convergendo, in tutti i modelli, nel presentare il nucleo del nocciolo Artico in quota (500 hPa – 5000-5200 m) centrato al largo delle coste abruzzesi e molisane nelle ore centrali di martedì. Tutto ciò implicherebbe la formazione di un minimo al suolo sulla Puglia e maltempo con nevicate lungo l’Adriatico dalla bassa Romagna finora tutta la Puglia stessa, comprendendo i settori interni del centro e tutto il Sud.
Vediamo nel dettaglio i vari passaggi:
Lunedì l’aria fredda entra al suolo dalla porta della Bora, la -5° C a 850 hPa si affaccia in Adriatico, primi rovesci nelle ore centrali della giornata su Marche meridionali, Abruzzo, Molise e settori interni appenninici del centro Italia, nevicate ancora intorno 8000-1000 m, la figura è eloquente (aria fredda in verde), quota neve in rapido abbassamento in serata.
Martedì giunge la porzione più corposa dell’irruzione fredda, la figura seguente illustra bene l’arrivo del nocciolo freddo in quota, il nucleo gelido con temperature pari a -35° C a 500 hPa (5000 m), centrato sul Molise, segnala l’arrivo di aria fredda a tutte le quote, con innesco di forte instabilità atmosferica in Adriatico.
Arriva quindi la parte più cruda dell’irruzione fredda, al freddo in quota si associano temperature pari -6, -7° C a 850 hPa (1300-1400 m) nell’Italia centrale, l’avvezione fredda è completa
La configurazione ora mostrata presuppone quindi la presenza di aria molto fredda a tutte le quote in molte regioni italiane, con innesco di rovesci diffusi lungo l’Adriatico e temporali nelle regioni meridionali. Ma sarà la neve a far notizia su queste regioni; in base alle temperature mostrate avremo nevicate anche lungo la costa su bassa Romagna e Marche, intorno 200-300 m su Abruzzo, Molise e Gargano; quote intorno 400-500 m su irpinia, beneventano, Basilicata e foggiano, 600-700 m su Calabria, resto della Puglia e Sicilia Settentrionale. Oltre alle regioni elencate, in virtù di un più diretto afflusso dell’aria fredda sull’Italia, saranno probabilmente coinvolti tutti i settori interni appenninici, con nevicate anche in Umbria orientale (200-300 m), reatino (300-400 m) e Ciociaria orientale, settori al confine con la dorsale abruzzese (300-400 m). In quest’ultimi settori si tratterà di nevicate “da sconfinamento” con scarsa possibilità di accumulo ma con fiocchi svolazzanti per tutto il giorno.
Ecco le precipitazioni per martedì:
Per mercoledì i fenomeni tenderanno a traslare verso sudest, liberando parzialmente l’alto Adriatico, ma nel complesso la situazione sarà abbastanza immutata e ci sarà la possibilità ancora di nevicate su tutte le regioni menzionate, con ulteriore abbassamento della quota neve all’estremo Sud e con nevicate a quote collinari su Calabria e Sicilia settentrionale.
Solo Giovedì si assisterà a un franco miglioramento nelle regioni centrali Adriatiche, mentre ancora instabilità sarà presente all’estremo Sud, con nevicate intorno 600-700 m su Puglia, Basilicata e Calabria.
Ciao ciao