29-03-2014 - Salve a tutti, eccoci ancora una volta a commentare quanto accade dall’altra parte dell’oceano, mentre nel Mediterraneo si respira un’atmosfera decisamente primaverile. Ancora una volta, lo sbilanciamento del VPT (Vortice Polare Troposferico) nel lobo canadese ha generato, enfatizzandola, una violenta tempesta di neve nell’estremo nordest americano. Sebbene i luoghi coinvolti siano abbastanza abituati a questi eventi (definiti northeastern per la direzione preferenziale di provenienza del vento), la tempesta in esame ha assunto dimensioni davvero considerevoli in termini di violenza del vento e degli accumuli di neve al suolo.
Le regioni maggiormente colpite sono state quelle corrispondenti agli stati del New Brunswick e di Terranova (Newfoundland), estremità orientale del Canada. Ecco l’area visualizzata splendidamente nell’immagine NASA del 26 Marzo, con il profondo vortice depressionario in avvicinamento e intensificazione da sudovest.
Secondo un canone ben conosciuto, tali tempeste si formano e intensificano in concomitanza con un afflusso di aria gelida, proveniente dalla massa continentale canadese, nell’Atlantico, con formazione di profonde depressioni che risalgono la costa verso nordest, generando forti venti e nevicate anche in primavera inoltrata lungo le coste canadesi e del New England.
Nelle emisferica d’archivio di meteocièl ecco individuato il vortice, con un minimo <970 hPa approcciare le coste del Canada il pomeriggio del 26 Marzo, con la mole del nocciolo Artico del VPT che incombe a nord.
Al solito, i territori del Newfoundland si trovano sulla traiettoria dello scontro tra masse d’aria a estrazione molto differente e nasce la tempesta; 12 h ore dopo, la mattina del 27 Marzo, il vortice aspira letteralmente aria gelida dall’entroterra canadese, la nevicata è in piena azione.
L’aria gelida del VPT viene infatti “risucchiata” verso le coste Atlantiche, con termiche di tutto rispetto a 850 hPa, nonostante sia fine Marzo e nonostante Terranova sia collocata alla stessa latitudine di Londra, in mare aperto.
Ecco l’elenco delle raffiche più intense nelle singole località, i valori hanno superato i 200 km/h in alcuni punti, un vero uragano.
In questa immagine la collocazione delle varie località nell’isola di Terranova, la più colpita dal vento, con l’intensità massima registrata in km/h.
Dicevamo anche delle nevicate, circa mezzo metro di neve in meno di 24 h, accompagnato dalla furia del vento, disagi notevoli ovunque.
Nella seconda immagine un’auto è rimasta letteralmente sepolta in mezzo a una strada, con gli accumuli eolici che hanno coperto tutto.
Ecco la seconda immagine della NASA, la tempesta è in azione il giorno 27, ma tra poco si allontanerà definitivamente in Atlantico, come sempre.
Ciao ciao….