08-01-2021 - Salve a tutti, editoriale al termine delle festività e all’inizio di un marcato peggioramento di stampo prettamente invernale nelle regioni italiane.
Dopo una pausa inter ciclonica infatti, il tempo sta nuovamente e rapidamente cambiando nelle nostre regioni, con l’arrivo di un intenso sistema perturbato di origine nord atlantica, direttamente correlato alla depressione semipermanente islandese.
fig.1
Dalla splendida immagine satellitare si evince la maestosità del nuovo peggioramento in arrivo, inizialmente spinta da correnti provenienti dall’artico canadese, sebbene la massa d’aria fredda in arrivo debba essere classificata come polare marittima, in quanto la perturbazione ha preso forma nello specchio di oceano a sud della Groenlandia.
La perturbazione appare forte e ben strutturata, seguita da una massiccia irruzione di aria fredda; solo la resistenza della spalla azzorriana impedirà la sua irruzione piena nel Mediterraneo e, pertanto al nord Italia gli effetti saranno meno avvertiti, a eccezione dell’Appennino emiliano romagnolo, ben esposto alle correnti nord orientali che seguiranno la perturbazione.
Ecco l’animazione satellitare che evidenzia la rapidità del movimento del sistema perturbato.
fig.2
Le tappe che che caratterizzeranno il peggioramento si vanno sempre meglio definendo e possono essere così riassunte:
- Entro la sera di Domenica il peggioramento arriverà nelle centrali. Viene confermata la traslazione di un minimo al suolo lungo il versante tirrenico, dalla Toscana fino alla Campania. In tale fase le precipitazioni interesseranno anche il versante tirrenico, fino alle coste e potranno essere nevose fino a quote basse (300-600 m).
Ecco quindi di rientrare in gioco, come illustrato dalla fig.3, anche le aree emiliano romagnole pedecollinari e quelle toscane interne nelle nevicate. Confermato il coinvolgimento di Umbria, Marche e a seguire, Lazio, Abruzzo e Molise entro domenica notte.
fig.3
Ecco il minim0 nelle regioni centrali Domenica sera.
fig.4
La quota neve sarà piuttosto bassa quindi, come accennato, ma varierà anche in funzione dell’intensità dei rovesci. In caso di precipitazioni forti e persistenti non esclusa la possibilità di vedere qualche fiocco in pianura, anche grazie al freddo che sopraggiungerà in quota.
fig.5
- A seguire, la seconda fase prevederà la formazione di una depressione nello Ionio, con maggiore esposizione delle regioni adriatiche alle correnti fredde dai Balcani e con la prosecuzione delle nevicate nella giornata di lunedì su queste regioni, anche a quote molto basse tra Romagna e Marche.
fig.6
Si andrà così a esaurire questo nuovo peggioramento nella giornata di martedì, ma gli afflussi freddi proseguiranno, sebbene sussista sempre una “dicotomia” tra il modello europeo e quello americano nelle previsioni al medio termine; in ogni caso ma le temperature resteranno basse nelle regioni italiane, soprattutto quelle peninsulari, come dimostrano anche stasera, le previsioni ensemble del modello americano.
fig.7
Insomma, inverno apertissimo, lo abbiamo detto, seguite gli aggiornamenti.
Ciao ciao