01-01-2022 -Salve a tutti, editoriale del nuovo anno e, ovviamente, auguri a tutti.
Il nuovo anno parte piuttosto bene, non tanto per la situazione attuale quanto per le evoluzioni prospettate dai modelli che inquadrano una maggiore dinamicità atmosferica, annunciata già nei giorni scorsi, già a partire dal periodo intorno al 5 Gennaio, con un primo peggioramento proprio alle porte della Befana.
Intanto, un mastodontico anticiclone è in piena azione proprio nel Mediterraneo centrale, con inversioni termiche diffuse in tutte le regioni italiane; davvero emblematica l’immagine satellitare riferita alla mattinata di oggi.
fig.1
Come si vede dall’immagine, nonostante la presenza dell’anticiclone, i cieli nelle regioni italiane non sono liberi da nubi ma, al contrario, oltre alle nebbie diffuse e persistenti in molte aree della pianura Padana, più a occidente è presente un mare di nubi basse in tutto il Mediterraneo centro occidentale, generato dallo scorrimento di aria molto calda per il periodo in quota, su un mare piuttosto freddo ormai.
Le nebbie e le nubi basse invadono anche vaste aree del entroterra delle regioni tirreniche, dalla Liguria alla Sicilia, passando per la Sardegna, come riportato anche nelle dirette del mattino.
Laddove però il cielo è sgombro i valori di temperatura salgono, soprattutto in quota, fino a 15-20 C anche intorno i 1000 m s.l.m.
Tale assetto dovrebbe permanere ancora un paio di giorni, con spostamento dei massimi pressori verso sud, per poi lasciare il posto, a partire dal 4 Gennaio, all’arrivo di una saccatura atlantica sospinta da correnti piuttosto tese nord occidentali.
fig.2
Si tratta di un cambiamento molto importante, non tanto per l’intensità dello stesso, quanto perchè darebbe il via all’arrivo di una serie di impulsi perturbati, via via più intensi e con contributi più freddi.
Nel frattempo, la serata dell’Epifania, tra 5 e 6 Gennaio, potrebbe essere piuttosto perturbata al centronord, con piogge, temporali e nevicate che al nord potrebbero scendere di quota fino alla bassa collina tra Emilia Romagna e triveneto.
fig.3
Come abbiamo riferito, l’assetto derivante da questo primo peggioramento potrebbe permanere ed esasperarsi, con il modello europeo che propone un interessante parte finale, formazione di un dipolo tra nucleo depressionario canadese e un’alta pressione in formazione sulla Scandinavia e conseguente maltempo nel Mediterraneo.
fig.4
Davvero interessante il passaggio alle 240 h, lontano ma che vede l’arretramento del lobo canadese dopo la formazione di un blocco sulla Scandinavia e stazionamento si una bassa pressione nel Mediterraneo, progressivamente alimentata da aria più fredda continentale.
fig.5
Insomma, primi segnali incoraggianti dal modello europeo, mentre quello americano continua a vedere nel lungo termine un Vortice Polare completamente in crisi e diviso in sede artica, con la spinta delle waves planetarie in piena azione.
fig.6
Riassumendo, i punti salienti dei modelli nel primo giorno dell’anno possono essere i seguenti:
- Confermato il peggioramento della Befana, con brusca diminuzione delle temperature e l’arrivo di nevicate quote collinari su alcune aree del nord.
- A seguire, peggioramenti intermittenti, sempre più intensi, dovrebbero giungere attraverso un canale perturbato dall’Atlantico nord occidentale verso il Mediterraneo fino a inizio seconda decade
- Proseguendo ancora nella previsione, il Vortice Polare appare sempre più in crisi nei modelli, con conseguenze da valutare ma che potrebbero convergere in un importante periodo perturbato a stampo freddo, con arrivo di nuclei artici nel Mediterraneo tramite split di centri di massa parziali del VP stesso.
Verificheremo quanto detto, i primi due punti hanno una discreta affidabilità, il terzo è un’ipotesi per il lungo termine stabilita sulla base delle attuali proiezioni dei modelli.
Ciao ciao