27-12-2021 - Salve a tutti; editoriale all’interno delle vacanze natalizie che non hanno sicuramente il freddo e le nevicate come aspetto caratterizzante. All’interno della prima parte delle festività si avvicenderanno infatti sia le piogge atlantiche, attualmente in atto, sia l’alta pressione, anche piuttosto vistosa. A seguire, nel finale, i modelli iniziano a inquadrare un’evoluzione che potrebbe indicare l’arrivo di una terza fase, più fredda perturbata dopo l’Epifania, ma ancora tutto è da definire.
Per adesso, comunque, continua a piovere nelle tirreniche, dopo una pausa nella mattinata.
fig.1
In nottata le piogge interesseranno il Tirreno meridionale per poi attenuarsi in giornata e lasciare il posto a un graduale miglioramento dal ovest.
Tale miglioramento assumerà toni “vistosi” proprio entro la fine dell’anno, quando un’ampia struttura anticiclonica si affermerà nel Mediterraneo centro occidentale, con geopotenziali davvero elevati in quota, a 500 hPa, valore che potrebbe essere collocato addirittura oltre i 5800 m nel nucleo della “cupola” anticiclonica.
fig.2
Una simile struttura andrà a generare valori di temperatura superiori alle medie del periodo al suolo praticamente su tutte le regioni italiane, ma sarà soprattutto in quelle più occidentali, in particolare il nord ovest, che si avranno probabilmente le anomalie più marcate.
fig.3
Come si vede dalla fig.3, in corrispondenza del settore compreso tra Costa Azzurra e golfo ligure la particolare disposizione delle correnti, da nord ovest, genererà un ulteriore riscaldamento per venti di caduta dalle Alpi e compressione adiabatica della massa nei bassi strati. In tale contesto, non sono da escludere valori di temperatura intorno 23-24 C lungo le coste francesi e liguri. Ma temperature oltre i 20 C saranno possibili su molte aree pianeggianti, laddove non siano presenti nebbie e relative inversioni termiche, sempre possibili con tali configurazioni.
Cosa succederà dopo??
Ebbene, l’anticiclone in esame verrà smantellato dal ritorno delle correnti atlantiche, he potrebbero quindi essere sostituite da afflussi freddi maggiormente meridiani già intorno al Befana.
fig.4
Ecco infatti il modello europeo che stasera indica una certa ripartenza dell’onda azzorriana in Atlantico, per adesso timida, ma in grado di iniziare a indirizzare nuclei più freddi dall’area scandinava.
Tale evoluzione potrebbe risultare più marcata alla fine della seconda decade, quando afflussi artico continentali potrebbero fare la loro comparsa nel Mediterraneo centrale.
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Ecco che, quindi, il trend attuale potrebbe invertirsi in Gennaio, il VP continua a mostrare la possibilità di essere attaccato dalle waves planetarie e, pertanto, le possibilità di una prosecuzione i grande stile dell’inverno ci sono tutte, non resta che aspettare.
fig.5
Ciao ciao