05-12-2021 - Salve a tutti, editoriale della Domenica ricco di spunti di discussione, molti dei quali nevosi. L’inverno entra nel vivo e gli aggiornamenti dei modelli lasciano supporre positive sorprese per il prosieguo della stagione.
Iniziamo subito dal presente; aria fredda a parziale contributo artico sta entrando nel Mediterraneo mentre si scrive, accompagnata da rovesci e al centrosud e nevicate che scendono gradualmente di quote.
fig.1
La dinamica dell’irruzione fredda sarà in parte simile a quella che ha generato le nevicate lo scorso lunedì, a quote quasi pianeggianti al centro, ma in questo caso, soprattutto in quota (500 hPa) le temperature saranno di qualche grado superiori.
Non mancheranno comunque i fenomeni e i rovesci nevosi potranno giungere fino a 500-600 m s.l.m. in Appennino centrale, secondo la suddivisione indicata nella figura 2.
fig.2
Terminato il peggioramento descritto, una nuova intensa perturbazione sarà già sulla strada per entrare nel Mediterraneo martedì sera, con annessi fenomeni precipitativi al seguito.
fig.3
Come accennato nei precedenti editoriali, nella sua parte più avanzata questa seconda perturbazione interesserà le regioni settentrionali e, in particolare, il nord ovest, nella giornata di mercoledì. Come spesso capita in queste regioni, dopo un’irruzione fredda come quella in atto, al sopraggiungere di una seconda perturbazione, lo strato d’aria fredda preesistente non verrà scalzato in tempi rapidi dalle pianure piemontesi e in parte lombarde che, appare ormai molto probabile, vedranno la genesi di nevicate continue e diffuse per tutta la giornata dell’Immacolata.
fig.4
Come di vede dalla fig.4, valori ben al di sotto dello zero saranno presenti alla quota geopotenziale di 850 hPa (1400 m). Tali valori tenderanno ad abbassarsi ancora durante la giornata dell’Immacolata, in virtù dei peculiari processi termodinamici generati proprio dalla nevicate in una colonna d’aria inizialmente piuttosto secca, con dew point bassi e, stante una certa omotermia (permanenza delle medesime temperature) scendendo di quota, la neve è davvero una previsione attendibile per questo frangente in tutta l’area raffigurata di seguito.
fig.5
Come si vede, l’area dove sono previste nevicate per il giorno dell’Immacolata comprende, oltre i rilievi alpini, quasi tutte le pianure tra Piemonte e la Lombardia orientale.
Per le dinamiche riguardanti l’insorgenza di venti di bora scura al suolo tra genovese occidentale e savonese, nevicate potrebbero verificarsi anche lungo la costa ligure nel settore indicato, proprio tra Savona e quartieri occidentali di Genova.
Più in generale, i seguenti capoluoghi potranno vedere nevicare:
Milano, Torino, Cuneo, Asti, Alessandria, Vercelli, Novara, Varese, Como, Pavia, Lodi, Bergamo, Sondrio, Aosta, forse Brescia e Parma e, come accennato, anche Genova e Savona potranno vedere la loro nevicata.
Insomma, ci attendono giornate movimentate e, stante gli ultimi aggiornamenti, anche il prosieguo di Dicembre, non vedrà una vera e propria stabilizzazione del tempo, con il Mediterraneo soggetto all’arrivo di nuovi impulsi perturbati.
fig.6
Una fase più stabile e comunque probabile in seconda decade, ma non continua e, proprio per le vacanze di Natale, alcuni movimenti a scala emisferica del VP lasciano supporre l’arrivo di peggioramenti del tempo di stampo continentale o artico continentale, ipotizzati nel lungo termine del modello americano.
Non perdete gli aggiornamenti.
Ciao ciao