20-11-2021 - Salve a tutti, editoriale del Sabato, con i modelli che evidenziano come la pausa mite e soleggiata attuale sia, appunto, una pausa, nel senso che. a partire già dalla serata di domani, Domenica, una nuova perturbazione Atlantica si farà strada da ovest, apportando un peggioramento a iniziare dalle regioni nord occidentali e, a seguire, su buona parte dell’Italia.
Il peggioramento descritto sarà il primo di una lunga serie che vedrà temperature inizialmente piuttosto miti, con correnti prevalentemente meridionali nelle nostre regioni.
A seguire però, le cose cambieranno e le precipitazioni, nel periodo intorno il 27-28 Novembre, diventeranno nevose sui rilievi e, localmente, a quote molto basse.
Partiamo dall’inizio del cambiamento, a sole 36 h di distanza ormai.
fig.1
Molto evidente in questa immagine la potenza dell’anticiclone delle Azzorre e lo scontro con la forza del VP, nel complesso non particolarmente indebolito in questa fase.
IL risultato di tale dinamica consisterà nell’arrivo di piogge anche intense al nord ovest, con il golfo ligure sempre molto sensibile a questo tipo di evoluzioni
A seguire, l’ingerenza dell’anticiclone delle Azzorre chiuderà momentaneamente l’alimentazione atlantica, isolando una goccia fredda a ovest dell’Italia.
fig.2
Altre piogge in arrivo nelle regioni occidentali quindi. Ma il canale perturbato resterà aperto dalla Francia verrà presto rialimentato, grazie alla “spalla” offerta dalla imponente figura azzorriana, questa volta con annessa alimentazione artica e probabile arrivo di nuclei gelidi in quota nel Mediterraneo.
Il modello europeo ipotizza per la fine del mese l’arrivo do un intenso nucleo artico, con annesse nevicate anche a quote basse al centronord.
fig.3
Questo quadro previsionale è in continua evoluzione, ma sembra abbastanza probabile ormai che, dopo una prima fase piovosa, ne possa seguite un’altra più fredda e nevosa a fine mese.
fig.4
Per testare la validità previsionale della evoluzione descritta guardiamo anche la MEDIA delle emissioni del modello europeo, che sono ancora migliori di quello ufficiale, con una saccatura meridiana perfettamente indirizzata verso le regioni italiane con asse proteso verso il Mediterraneo centrale.
fig.5
Lo stesso ragionamento può essere condotto per le previsione del modello americano, variabile nelle varie emissioni, ma che lascia comunque trasparire dalle ENS quale possa essere la linea guida per l’inizio dell’inverno, ovvero prima piogge anche di una certa intensità (periodo 22-25 Novembre) e poi impulsi perturbati sempre più freddi da nord dopo il 25 e fino a inizio Dicembre.
Ecco il grafico “spaghetti” per Milano.
Quello per Roma
Ecco anche Reggio Calabria, dove si vede bene come al sud le emissioni molto “calde” siano un abbaglio al sud.
In sostanza, anche il modello americano converge nel definire l’arrivo di piogge diffuse lungo la penisola, fino a quasi la fine del mese, con impulsi via via più freddi che si farebbero strada dopo il 27.
Anche gli indici son indicativi; prima fra tutti la MJO, un indice predittivo, che evidenzia come la fse 6-7 favorevole alla presenza si blocchi in Atlantico, sia prevista negli ultimi aggiornamenti.
D pari passo, le SSTA oceaniche evidenziano una sempre più marcata fase negativa della PDO, con un lago caldo lungo le coste siberiane e con una conseguente propensione alla nascita di spinta altopressorie dal lato siberiano dello stretto di Bering, ottimo per gli sviluppi a scala emisferica di processi di bilobazione del VP.
Insomma, tutto procede, quest’inverno potrebbe regalarci davvero gradi sorprese e le dinamiche inizieranno tra un paio di giorni.
Ciao ciaoUAN