01-02-2021 - Salve a tutti, editoriale nel primo giorno di Febbraio a un passo dalla Candelora, considerata dalla tradizione popolare come il banco di prova per verificare se si è effettivamente al termine dell’inverno se ancora il freddo avrà i suoi spazi.
Nella giornata di domani il tempo andrà decisamente migliorando nelle regioni italiane a iniziare da ovest, ma ancora al mattino ci sarà una certa variabilità nelle regioni orientali, vedremo se il detto popolare avrà qualche appiglio “se piove o tira vento de l’inverno semo dentro“.
Quello che si vede, è l’arrivo si un aumento generalizzato delle temperature nel territorio italiano a causa della graduale affermazione di un onda anticiclonica, a sua volta collegata a un affondo perturbato in Atlantico.
fig.1
Ecco l’evoluzione prevista dal modello americano, molto simile a quello europeo, per il giorno 6 Febbraio, con il VP aperto praticamente in due fino in Artico a una serie di lobi gelidi vaganti al latitudini intermedie, assetto ancora perfettamente compatibile con l’avvenuto MMW. Letteratura rispettata quindi, ma il problema a che a noi, al momento, non arriva nulla e, anzi, ci aspetta un periodo caldo con temperature sopramedia.
Certamente, a seguire, è presente però un bivio, generato proprio dall’assetto disordinato assunto dal VP; ecco gli spaghetti per la città Milano dell’emissione di stamattina.
fig.2
Come si vede, fino ai giorni 7-8 tutti d’accordo nel prevedere un periodo caldo e soleggiato, ancora di più al centrosud, dove si potranno agevolmente superare i 20 C in alcune località; a seguire, si aprono le strade più disparate, a seconda che il gelo previsto giungere oltralpe, anche questo visto molto probabile, riesca ad arrivare nel Mediterraneo o, viceversa, prenda una strada più occidentale (deriva atlantica) e a noi giungano correnti meridionali piuttosto sostenute e molto calde per il periodo.
Alcune ipotesi sono molto allettanti come mostrato nei giorni scorsi e come ancora stamattina mostrate nell’emissione ufficiale.
fig.3
Ed ecco la copertura nevosa corrispondente prevista dal modello americano con tali configurazioni; come si vede innevamento anche in Italia ma soprattutto oltralpe, dove l’intera porzione di continente andrebbe sotto la neve.
fig.4
Purtroppo per ora non c’è stata una conferma abbastanza affidabile di tali ipotesi e le diverse emissioni si susseguono senza che appaia una linea definita. Continua davvero a latitare l’affermazione di un blocco Atlantico che, nell’assetto visto in fig.1, sembrerebbe rappresentare un passaggio quasi immediato che però non arriva.
Forse sarà colpa della MJO, che il modello americano vede più decisa puntare alle alte magnitudo 6-7 mentre in quello europeo staziona nei settori più interni del quadrante.
Insomma, per adesso commentiamo l’arrivo di qualche giorno di primavera anticipata, avvertito soprattutto al centrosud, poi dopo il 6 Febbraio il tempo tenderà comunque a peggiorare, anche fortemente a iniziare da ovest, ma per il freddo occorrerà aggiornarsi e verificare il reale arrivo della colata gelida.
Ciao ciao