05-01-2021 – Salve a tutti, , editoriale serale, durante queste vacanze atipiche ma piene di eventi meteorologici da sottolineare.
Ancora in atto il forte peggioramento che sta caratterizzando le regioni italiane, con la perturbazione che è transitata nelle tirreniche e si sposta verso est.
fig.1
Sebbene il corpo principale del sistema frontale sia già transitato, al seguito della perturbazione è presente aria fredda polare marittima, che già oggi è stata in grado di generare nevicate a quote basse nelle regioni centrali, come la città di Rieti e dintorni della conca di Terni, ma che domani potrebbe fare di meglio, con precipitazioni più scarse ma nevose a quote basse, sia la centro ma ancor di più al nord (bellissima nevicata oggi a Cuneo).
Nel seguito della evoluzione sembra che, inizialmente, l’anticiclone delle Azzorre tenda a chiudere l’alimentazione fredda nel Mediterraneo ma, prima di farlo, (ammesso che ci riesca) l’aria fredda stazionante a nord delle Alpi, su Francia e Germania, potrebbe letteralmente venir “risucchiata” dalla depressione mediterranea in arrivo dalla penisola iberica, generando unno scambio di calore estremo proprio nelle nostre regioni.
fig.2
In sostanza, nella giornata di Domenica 11 Gennaio, mentre nelle regioni del sud si potrebbero toccare i 25 C, al nord, dal lato sopravvento a sud del Po potrebbero giungere nevicate praticamente a quote pianeggianti tra crinale ligure, Emiliano romagnolo e delle Marche settentrionali, segnatamente anconetano e pesarese.
fig.3
La carta della neve presente al suolo relativa al modello europeo chiarisce molto bene i diversi aspetti.
Nel mezzo , come si vede, le regioni centrali, soggette a rovesci e venti sostenuti. Occasione da monitorare quella del week-end, potrebbe nascere davvero un struttura peculiare, molto intensa, viste le dinamiche mostrate.
Infine, c’è sempre sa capire dove sta andando l’inverno in corso; la NAM ha sicuramente sfondato la soglia di -3, attestandosi intorno -3,5 e tutto può succedere nel VP in futuro.
fig.4
Nel lungo termine del modello europeo, questa sera compare una previsione che potrebbe davvero risultare in linea con quanto previsto in stratosfera, dove il VP si è notevolmente indebolito, a seguito dei numerosi warming in atto in questi giorni. Nell’ultimo pannello del modello europeo, l’anticiclone delle Azzorre risale facilmente verso nord, non frenato praticamente verso l’Artico, grazie al lungo lavoro dell’onda uralica, che lo ha attaccato ai fianchi ormai da settimane.
fig.5
Dalla figura riportata sembra davvero che possa arrivare un corposo nucleo gelido, cosa ancora meglio visibile dalla carta delle anomalie.
Insomma, occorre avere pazienza, ma le condizioni per avere nuove ondate di freddo ci sono tutte.
Ciao ciao