04-01-2020 - Salve a tutti, ennesimo peggioramento nelle regioni italiane. Una forte perturbazione, giunta nella notte dalla Francia, sta infatti interessando le regioni italiane, con piogge rovesci, grandinate e nevicate localmente a bassa quota.
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Le nubi ruotano attorno a un centro di bassa pressione collocato tra Corsica e golfo ligure, con afflusso freddo e tergo, costantemente in arrivo dalla Francia.
Come si vede dall’ultima immagine, il fronte perturbato si muove attorno al minimo in senso antiorario, andando a interessare buona parte delle regioni italiane.
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Ecco la situazione attuale in termini temperature a 850 hpa (1400 m).
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Tale assetto è in grado di generare nevicate a quote basse tra Toscana settentrionale, appennino ligure ed emiliano, mentre nelle regioni centrali la quota neve si attesta intorno 800-900 m al momento.
Nelle prossime ore ma soprattutto fino a domani mattina, la quota neve si abbasserà a centro, giungendo fino a 500-600 m
Ecco la previsione per la mattinata del giorno 6.
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Basandosi sui dati esposti, tra Liguria, nord Toscana, Emilia Romagna e nord est le neve giungerà a quota basse, localmente intorno 200-300 m. Quest’ultime regioni dovrebbero fare il bis il giorno 11, con il nuovo peggioramento, ancora incerto nella sua evoluzione, che dovrebbe portare neve anche forte a quote molto basse nella pianura emiliano-romagnola e nelle colline toscane.
fgi.6
Insomma, quadro molto dinamico e dopo, cosa succederà??
Davvero un rebus l’evoluzione a lungo termine; il VPS, nella media stratosfera, ha ormai superato la soglia NAM di-3 necessaria all’innesco di un possibile condizionamento nel lungo termine. Ovvero, ci sono le premesse perchè il VP rimanga disturbato e debole per il resto della stagione invernale!!
D’altro canto, la dinamica di tipo split che sembrava molto probabile non sembra debba completarsi nei prossimi giorni, causa come sempre scarsa collaborazione dell’onda atlantica.
Finiti i giochi??
Niente affatto, occorre semplicemente osservare al momento le reazione troposferica, poco marcata nei modelli di oggi che però, a ben guardare, nelle ENS del modello americano ci sono molte perturbazioni compatibili con un evento freddo di grande portata nel nostro settore di emisfero, alcune davvero formidabili…
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Insomma, l’inverno è aperto e ancora pieno di occasioni, seguiamo con attenzione.