01-01-2020 – Salve a tutti, editoriale serale il primo dell’anno, ma non c’è molto altro da fare (avrei scritto ugualmente comunque).
Mediterraneo centrale alle prese con un intenso peggioramento, responsabile di piogge, temporali e nevicate diffuse al centronord. La neve n pianura è comparsa nel novarese, piacentino e alessandrino, non nel milanese o comunque in forma sporadica, non come preventivato qualche giorno fa.
Dall’immagine satellitare si evince come la perturbazione in arrivo sia andata in occlusione e si stia arricciando attorno al minimo di pressione.
fig.1
Dall’animazione satellitare si evince come le correnti meridionali siano pienamente attivate nelle nostre regioni a seguito dell’intenso peggioramento.
fig.2
Nella giornata di domani, Sabato, il tempo andrà ulteriormente peggiorando, con piogge localmente intense tra golfo ligure, nord est e Lazio.
fig.3
Confermata la possibilità di nevicate in pianura su tutto il Piemonte meridionale fino al torinese e addirittura possibilità di qualche fiocco lungo la costa savonese.
fig.4
A seguire, tutti i modelli continuano a vedere una persistenza del maltempo nel Mediterraneo centrale, con una nuova saccatura in arrivo a fine prima decade, dopo il periodo perturbato in atto che dovrebbe proseguire almeno fino al 4,
fig.5
La visione del modello canadese ancora migliore, ma purtroppo non è sempre tra i più affidabili.
fig.6
Il risultato di tali processi consisterà, ancora un volta, nella genesi di un innevamento nel settore europeo e mediterraneo che è visto sempre più stupefacente dal modello americano, che coinvolge oggi anche Italia e Spagna nella copertura, oltre al resto d’Europa.
fig.7
Si tratterebbe di un processo graduale, già iniziato, ma che proprio nei prossimi giorni vedrebbe il massimo sviluppo, fino a metà mese.
In merito a una eventuale possibilità di riaccorpamento dei nuclei del VP alle quote troposferiche, intravisto dal modello americano, tale previsione deve fare i conti con l’ormai imminente superamento della soglia NAM di -3 a 10 hPa, con ESE warm probabilmente conclamato entro la Befana.
fig.9
Una volta che tale dinamica si sarà avviata, è probabile che i modelli inizieranno a rivedere il lungo termine nelle prossime emissioni, occorre avere solo un po’ di pazienza.
Ciao ciao