Salve a tutti, Editoriale della Domenica quanto mai opportuno questa sera, nell’ambito di un possibile cambiamento delle condizioni atmosferiche nel Mediterraneo a partire da metà settimana, tra martedì e mercoledì.
Le condizioni attuali, di partenza, vedono in effetti una primavera anticipata in molte regioni, con l’avanzata dell’anticiclone delle Azzorre che ricorda a tutti gli effetti configurazioni più tipiche della stagione estiva.
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Come annunciato a inizio mese, Febbraio è trascorso con clima stabile e soleggiato in prevalenza, sotto il maglio di un Vortice Polare estremamente compatto.
Ma le cose potrebbero finalmente cambiare, dopo un mese e mezzo di condizionamento senza tregua!!!!
Non si tratterà di uno stravolgimento barico immediato, sarà graduale, ma il primo impulso perturbato in arrivo tra martedì e giovedì potrebbero in effetti essere caratterizzato da notevole instabilità in molte regioni italiane, sotto la spinta di veloci correnti perturbate nordatlantiche.
fig.2
Il passaggio perturbato sarà piuttosto veloce ma probabilmente in grado di generare rovesci diffusi nelle regioni centromeridionali e su tutto l’Adriatico, con nevicate che, gradualmente, potranno anche spingersi a quote basse nell’Appennino centrale settentrionale a partire, grazie al transito di un nucleo gelido a contributo artico.
fig.3
Valori di -30 C in quota, a 5500 m, su tutto il centnonord a indicare l’arrivo di aria molto fredda sulla verticale delle nostre regioni.
I fenomeni, durante la notte tra mercoledì e giovedì, potrebbero quindi risultare nevosi a quote molto basse in Appennino, fino a 200-300 m in alcune occasioni, ma non saranno estesi, quanto piuttosto a macchia di leopardo, più concentrati nelle aree interne e adriatiche.
fig.4
Carte di previsione delle precipitazioni interessanti per le nostre regioni, sorprese nevose nelle pianure interne del centro possibili, ma con precipitazioni moderate o deboli.
fig.5
In ogni caso, il quadro termico inizierà a cambiare, con anomalie negative che prendono il posto di quelle positive nel Mediterraneo.
fig.6
Molto interessante quindi il seguito della previsione mostrata, che evidenzia, secondo i principali modelli, un continuo afflusso di impulsi perturbati nord atlantici, con contributi artici rilevanti comunque.
fig.7
Prima decade di Marzo che potrebbe quindi finalmente regalare un periodo via via più perturbato e freddo, con precipitazioni e nevicate in montagna, anche a quote interessanti.
fig.8
Evoluzione meteorologica caratteristica del transito tra inverno pieno e inizio primavera ma che, stante la forza del VP, quanto mai gravido di freddo quest’anno, potrebbe regalare situazioni tipicamente invernali nel Mediterraneo, per quanto meno durature rispetto alla stagione piena.
fig.9
Singolare la previsione del modello americano per la copertura nevosa prevista a fine emissione, al termine della prima decade di Marzo, per il comparto europeo; buona parte del continente con neve al suolo, compresi i rilievi della nostra penisola.
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Ciao ciao