18-01-2020 - Salve a tutti; in questi giorni traspare dello scoramento tra i meteo appassionati amanti del freddo e della neve. Il notevole rafforzamento a tutte le quote in atto nel VP lascia poco spazio alla fantasia. Eppure, non è affatto detto che l’inverno debba già capitolare, anzi in effetti è poco probabile.
Innanzitutto aria fredda artica sta per giungere nelle nostre regioni al seguito di una, anzi due perturbazioni; la prima è transitata oggi lungo la penisola, generando piogge anche di una certa intensità nel golfo ligure e in altre regioni del nord.
fig.1
Piogge anche al centro ma ora tutta la struttura si sposta verso est. Dall’animazione satellitare, riportata di seguito, si evince comunque come un altro sistema perturbato sia in azione più a ovest, in procinto di “affogare” verso sud, nel Mediterraneo occidentale e richiamare da quella posizione aria fredda a contributo artico su molte regioni dell’Europa occidentale, tra cui parte del centronord italiano.
fig.2
Per tale motivo, nelle prossime 24-36 h, le temperature diminuiranno in maniera significativa su tutto il nord, sotto la spinta di correnti nord orientali piuttosto sostenute, con la genesi di nevicate sparse a bassa quota lungo il crinale ligure piemontese, su Emilia, Romagna e Marche. Fenomeni più diffusi tra Piemonte e Liguria, più sparsi nelle rimanenti regioni.
Ecco la giornata di Domenica.
fig.3
Ecco le prime ore di lunedì.
fig.4
A seguire, il Vortice Polare resta compatto (l’evoluzione in cut off della perturbazione mediterranea è generata proprio dalla forte spinta zonale più a nord in Europa, che genera la rimonta azzorriana illustrata in fig.2).
In particolare, gli ultimi aggiornamenti evidenziano un ulteriore rafforzamento nei bassi strati a inizio Febbraio, ma allo stesso tempo una diminuzione delle velocità zonali in stratosfera, fino a una previsione di valori negativi del NAM in Febbraio ai piani isobarici più alti.
fig.5
Notevolissimo il picco raggiunto in questi giorni a 10 hPa (30 km) dalle velocità zonali ,addirittura fuori scala nel grafico di Hattard.
fig.6
A seguire, però, sembra davvero possibile un indebolimento sempre più marcato in stratosfera, a partire dalle quote più elevate, addirittura con un accenno di bilobazione a 1 hPa (50 km) solo didatticamente rappresentato in questa sede
Insomma, abbiamo davanti un bel “mostre” ma forse quando cade potrebbe fare il botto, come si narra, vedremo in seguito.
Ciao ciao
Buongiorno qua il botto lo facciamo noi, se stiamo dietro alla possibilità di chissà che cosa, questo oramai è un inverno segnato…
È pensare che anni fa avevo le mie belle nevicate, tutti gli anni, non tutti i giorni, ma le avevo, anche perché stando a 700 metri, basterebbe veramente poco, macché nulla più..
È ci ritroviamo con un appennino mai stato così brullo e spoglio…
Ormai dicembre e gennaio sono quasi passati e febbraio a meno che nevichi tutti i giorni non ci potrà restituire l’inverno ormai perso..