14-01-2020 - Salve a tutti, consueto aggiornamento serale e, va detto, ogni sera gli argomenti non mancano. Qualche nuvola si è affacciata oggi nelle regioni del nord, con qualche debole pioviggine nel golfo ligure ma, come previsto, nell’attuale contesto altopressorio c’è poco spazio per le piogge.
Le cose potrebbero cambiare però nel week-end, come annunciato da giorni; la novità della sera è che anche il modello europeo, generalmente più affidabile, evidenzia la possibilità dell’arrivo di una saccatura a contributo artico Sabato, in rapido isolamento in un’ampia goccia fredda a causa della prepotente spinta azzorriana, ma comunque in grado di generare nevicate a bassa in alcune regioni del centronord.
Non si tratterà di precipitazioni abbondanti ed estese, ma sicuramente nel week-end si respirerà u’altra aria, molto più fredda e piacevole, con molti meno inquinanti nelle aree pianeggianti, soprattutto del nord.
fig.1
Provando a esaminare l’evoluzione nel dettaglio (si tratta di una previsione a 120 h), è evidente la presenza di un nocciolo freddo nelle regioni centrali adriatiche Domenica, ma con ampio raggio d’azione, in grado di convogliare nei bassi strati aria fredda da nordest.
fig.2
Interessante il quadro termico previsto Domenica nelle regioni italiane, valori di -3, -4 a 850 hPa in grado di generare nevicate a bassa quota dal Piemonte meridionale fino ad Abruzzo e Molise.
fig.3
Insomma un week-end diverso, i cui dettagli previsionali sono ancora da definire, ma che potrebbe riservare sorprese nevose in molte regioni.
E dopo?? Cosa potrebbe succedere??
Diciamo subito che abbiamo un Vortice Polare tritatutto, molto forte in questo periodo sia nei bassi strati, dove dovrebbe raggiungere il picco, sia in stratosfera, dove ormai la soglia NAM di 1,5 a 10 hPa è stata superata.
fig.4
In ogni caso, dalla stessa figura si vede come alle quote inferiori, nella bassa troposfera, che a noi interessa, ci sono segnali per una certa reattività, addirittura con l’AO (NAM al livello del mare) che diventa negativa.
Tale evoluzione, nel modello americano, viene inquadrata con una maggiore attività d’onda in Atlantico, spinta dalla MJO sempre più forte, che potrebbe riuscire a generare saccatura di ben altro spessore entro la fine del mese.
fig.5
Un’evoluzione come quella inquadrata in figura è compatibile con un VP compatto e potrebbe portare maltempo e neve a quote basse in molte regioni italiane.
Dicevamo la MJO viene vista sempre molto forte.
fig.6
..e le velocità zonali a 10 hPa, dopo aver raggiunto il picco proprio ora, scendere decisamente e in maniera continuativa, sebbene senza annullarsi completamente, cosa alquanto difficile nell’attuale contesto emisferico del VP.
fig.7
Insomma, le speranze per un inverno ci sono, ma dobbiamo fare i conti con il solito VP strong, che imprime il suo maglio, o meglio tenta di imprimerlo, alla stagione in corso.
Ciao ciao