16-06-2018 – Salve a tutti, nuovo editoriale prettamente estivo, sebbene i temporali e, più in generale, l’instabilità non sia mancata in questi giorni nelle regioni italiane, anche in maniera vistosa in alcuni casi.
Ancora questa mattina, rovesci e temporali prolungati si sono abbattuti per ore nel’area dello stretto di Messina, ben esposta alle correnti nord occidentali a evidente curvatura ciclonica (fi.1).
fig.1
Dalla fig.1 si evince anche un altro aspetto che sembra possa caratterizzare il tempo dei prossimi giorni in molte regioni italiane; l’espansione verso est dell’anticiclone delle Azzorre, perfettamente puntuale secondo la stagione estiva che avanza.
fig.2
Dalla fig.2, riferita al giorno 20, si vede bene infatti come la struttura anticiclonica azzorriana tenda ad agganciare quella continentale europea con un cintura altopressoria di sbarramento al flusso atlantico; tale cintura presenta però due evidenti punti deboli rappresentati dalla goccia fredda iberico marocchina (altrimenti detta “falla”) e, più a est, da un circolazione depressionaria più vasta che dai Balcani andrà, ancora, a interessare le regioni centrali adriatiche e meridionali nei prossimi giorni.
Ecco perchè, in un primo momento, la vera estate interesserà soprattutto il nord e la Toscana, con temperature in aumento notevole stabilità atmosferica, sebbene senza gli eccessi termici tipici delle strutture africane.
Più a sud, viceversa, un costante afflusso di aria più fresca instabilizzerà le condizioni atmosferiche, soprattutto al pomeriggio, con frequenti rovesci pomeridiani sui rilievi, in ampio sconfinamento nelle aree costiere in funzione della direzione delle correnti dominanti in quota.
L’evoluzione descritta dovrebbe durare fino alla fine della seconda decade; successivamente, secondo le proiezioni attuali, la distensione del’anticiclone dell’Azzorre, con un possibile (leggero) contributo africano potrebbe andare a chiudere l’instabilità residua al sud e, proprio con l’arrivo dell’estate astronomica, stabilizzare l’atmosfera su tutte le regioni italiane, sebbene sempre senza i picchi di temperatura generalmente associati alle ondate africane.
fig.3
Insomma, al momento l’estate 2018 procede sui binari della normalità, con un inizio molto instabile, ma con una tendenza a una graduale attenuazione delle fenomenologie e con l’avvento dell’alta pressione azzorriana, da tempo assente con queste modalità nelle nostre regioni.
fig.4
Ciao ciao