01-11-2017 - Salve a tutti; la stagione fredda novembrina non poteva iniziare in un modo migliore, perlomeno in merito a quanto ipotizzato dai modelli, anche per il breve termine e non solo per il lungo.
In buona sostanza, sembra ormai accertato il peggioramento per la giornata di Domenica che, almeno inizialmente, dovrebbe coinvolgere anche in maniera piuttosto intensa il centronord, con piogge e, forse, addirittura nevicate a quote collinari in alcune regioni.
Dal punto di vista delle dinamiche in gioco, un nucleo perturbato a tutte le quote (goccia fredda) si distaccherà dal flusso atlantico principale nel week-end, andando ad affondare i pieno Mediterraneo centrale (fig.1).
fig.1
Proprio in virtù della peculiare dinamica del peggioramento (goccia isolata), la traiettoria e i dettagli potrebbero cambiare nelle prossime emissioni, ma sul fatto che una perturbazione entrerà nel Mediterraneo nel week-end non ci sono dubbi. Se fosse rispettata l’emissione del modello europeo, un profondo minimo al suolo si creerebbe nel golfo ligure, inviando intense correnti orientali nel settore piemontese, con nevicate a quote collinari nel cuneese e in Val D’Aosta, con le rispettive città capoluogo (Cuneo e Aosta) che potrebbero essere addirittura imbiancate.
fig.2
Il peggioramento descritto porterà anche temporali diffusi localmente forti nelle regioni tirreniche e, in genere, su gran parte del centronord, ma sarà ancora inserito in una circolazione a scala emisferica che vede il Mediterraneo ai margini del flusso atlantico.
Ma le cose sembra possano cambiare nei giorni successivi!!!!
Già nella giornata di giovedì infatti, una perturbazione atlantica correlata a una più ampia saccatura, questa volta, affonderebbe di nuovo nel Mediterraneo, con altre piogge e temporali in arrivo.
fig.3
Tutto questo potrebbe essere solo l’inizio!!
Giungono infatti precisi segnali, a scala emisferica, in merito a un cambio negli assetti barici dominanti tra Pacifico, Atlantico e Artico.
Il punto di partenza dovrebbe essere lo slancio dell’anticiclone aleutinico (wave 1) che nelle odierne emissioni, nella seconda decade di Novembre sembra deciso a spingere verso l’Artico dallo stretto di Bering, non più coricato quindi verso la costa nord americana e destabilizzare così il Vortice polare in Artico (fig.4).
fig.4
Molto chiaro nella figura l’assetto a onde convergenti con W1 e W2 (Aleutine e Azzorre) che puntano spedite in Artico, incontrandosi quasi nel grande nord, convergendo appunto verso la medesima traiettoria.
L’emissione precedente del modello americano era ancora più spettacolare in tal senso (fig.5).
fig.5
Una volta innescata tale dinamica, una massiccia saccatura artica può aver luogo, diretta questa volta proprio verso il Mediterraneo, grazie a un robusto blocco in Atlantico (fig.6).
fig.6
La dinamica descritta non si arresterebbe nei giorni successivi, ma anzi si rafforzerebbe, con un possente nucleo artico in procinto di entrare nel Mediterraneo (fig.7)
fig.7
Se le cose dovessero andare così, piogge e temporali anche intensi e reiterati giungerebbero nelle nostre regioni, praticamente su tutte a turno, ma con particolare predilezione per il centronord e il Tirreno.
fig.8
Autunno che scalda i motori quindi e potrebbe venir fuori una grande seconda parte stagionale, davvero didattica nelle dinamiche meteorologiche conosciute nel Mediterraneo.
Ciao ciao