29-10-2017 - Salve a tutti; classico aggiornamento domenicale in un periodo ricco di spunti di discussione ma ancora povero di fenomenologie di rilievo nelle regioni italiane.
A scala europea comunque, il tempo sta cambiando e una massiccia irruzione artica sta avendo luogo nei settori centrali e, a seguire, orientali del continente (fig.1).
fig.1
Come si vede dalla fig.1, la saccatura è ampia e ben strutturata e, nelle prossime 36-48 h, dovrebbe riuscire a generare nevicate fino alle quote pianeggianti in molte nazioni europee, tra cui buona parte della Scandinavia, Repubbliche Baltiche, Germania orientale, Polonia, Ungheria e Romania, per poi dirigersi verso Bielorussia e Ucraina (fig.2).
fig.2
In Italia i fenomeni risultano molto più sporadici, quasi assenti le precipitazioni a causa dello sbarramento operato dalla barriera alpina. In compenso però, il transito di nubi medio alte e stratificate, a seguito del filtro operato dai rilievi alpini, con il blocco completo oltralpe dell’umidità nei bassi strati, ha consentito le genesi di spettacolari tramonti proprio nella pianura Padana, a seguito dell’illuminazione radente dei raggi solari a ovest, dove il cielo era sgombro di nubi (fig3).
fig.3
In tale contesto, con venti di caduta (phoen) dali versanti alpini, non sono mancati anche oggi estesi incendi, come sempre di natura dolosa, come quelli in atto in Valdi Susa, con scenari quasi apocalittici (fig.4).
fig.4
Come procederà l’evoluzione meteorologica nei prossimi giorni??
Ebbene, proprio con il rafforzamento del Vortice Polare, anche quest’anno si sta verificando una peculiare evoluzione che vede una certa difficoltà ad avere saccature permanenti in area mediterranea; la fig.4, riportata di seguito, chiarisce bene tali aspetti (fig.5).
fig.5
La previsione in fig.5 è per la giornata di giovedì e si vede bene come il VP possieda un asse di espansione preferenziale ortogonale al nostro settore di emisfero, con il freddo che si dirige quasi completamente verso l’area canadese e siberiana. Allo stesso tempo, si evince come le spinte della wave 1 (Aleutine) e della wave 2 (Azzorre) non siano “convergenti” , bensì “divergenti”, in quanto le frecce sono quasi ortogonali, piuttosto che puntare l’una contro l’altra.
Tale modello, definito appunto a “onde divergenti“, impedisce di fatto l’arrivo di nuclei freddi nel Mediterraneo e in Europa, in quanto l’Azzore (W2) punta deciso verso le nostre regioni invece che in Artico e, pertanto, nel Mediterraneo il clima resta caldo e secco con brevi pause.
Quanto durerà un simile trend??
Ebbene, nella stagione in corso, ci sono alcuni aspetti che lasciano presupporre alcune possibilità di cambiamento (ad esempio la QBO negativa) e che verranno affrontati nei prossimi editoriali; tali forzanti, anche quest’anno, potranno probabilmente avvalersi della collaborazione di un robusto anticiclone siberiano, visto già in formazione nel long range del modello americano.
fig.6
Lo scorso anno tale dinamica era riuscita a produrre alcune puntate fredde di notevole entità nel mese di Gennaio, ma era stata subito obliterata dalla potenza del VP, che aveva rapidamente respinto il freddo dell’est al mittente con la fine del mese.
Quest’anno potrebbe essere diverso, ma ancora le incognite sono molte e, per un cambiamento più deciso, occorre probabilmente aspettare ancora un pò.
Nel frattempo, altri peggioramenti di minore entità potranno avere luogo nel medio termine, ne riparleremo
Ciao ciao