30-09-2017 - Salve a tutti; editoriale che conclude un mese di Settembre che potremmo definire “vecchio stile“, sebbene tal denominazione sia correlabile unicamente al breve periodo della nostra memoria storica. Ad ogni modo, il mese appena trascorso per molte regioni vedrà probabilmente sotto media termico per molte regioni italiane e con piovosità nella media, sebbene il problema della siccità non sia stato affatto risolto, dove presente, sarebbe stato strano il contrario.
Vediamo quindi come si presenta, in previsione, il mese di Ottobre, già visto da molti come caratterizzato da un ritorno di condizioni altopressorie a oltranza, con caldo e siccità.
In realtà, le cose non stanno proprio così; il tempo si è notevolmente stabilizzato al centronord, dove prevalgono le belle giornata, mentre è rimasto instabile in Adriatico e al sud, dove ci sono stati anche oggi rovesci sparsi in molte regioni.
L’immagine attuale dal satellite evidenzia come sia in arrivo un’altra robusta perturbazione atlantica dalla Francia in entrta nel Mediterraneo (fig.1).
fig.1
Nuovo importante peggioramento in vista quindi??
In realtà, non completamente, nel senso che la perturbazione in fig.1 verrà spinta rapidamente verso sudest da intense correnti in quota, coadiuvate dalla spalla azzorriana e da un getto polare in Atlantico molto potente (fig.2).
fig.2
I prossimi tre giorni saranno quindi alquanto instabili in molte regioni italiane, ma i fenomeni non saranno organizzati ed estesi e, come spesso capita in questi casi, le regioni più occidentali verranno sostanzialmente “saltate” dal peggioramento.
Proviamo a vedere il dettaglio dei prossimi giorni:
Domenica - cavo d’onda al centrosud, rovesci sparsi in transito da ovest verso est, più intensi lungo la dorsale appenninica, me presenti anche al nord, nei settori centro orientali (fig.3).
fig.3
Lunedì - localizzazione dei fenomeni al sud e adriatiche, rovesci localmente intensi tra Sicilia e Calabria meridionale, sparsi nel resto del centrosud, bello a al nord tranne settori alpini (fig.4).
fig.4
Martedì - nuova perturbazione in transito dalla Francia, espansione dell’anticiclone delle Azzorre da ovest; fenomeni presenti quindi soprattutto al nordest e adriatico, altri rovesci anche forti sempre tra Sicilia e Calabria meridionale.
fig.5
Insomma, prossimi giorni con ottobrata alquanto disturbata, instabili in alcune regioni, più sereni in altre ma non in regime altopressorio. Domenica non propriamente adatta alle gite su quasi tutta Italia.
A seguire, a metà della prossima settimana, giunge una vera espansione azzorriana, con clima mite e asciutto su tutte le regioni (fig.6).
fig.6
Ebbene, tale fasem dominata da alta pressione, vista dai modelli alquanto prolungata nei giorni scorsi, appare adesso piuttosto circoscritta, perlomeno nella sua piena affermazione, a 48-72 h, disturbata da una nuova ondulazione ad ampio raggio (Rossby) entro il prossimo week-end (fig.7).
fig.7
La nuova fase instabile in fig.7, sebbene ancora appena in abbozzo, potrebbe condurre a nuovi disturbi in area mediterranea alla fine della prima decade, ancora non ben inquadrati dal long range dei modelli.
Quello che appare importante al momento, è che per il periodo descritto (fine prima decade) gli assetti barici mostrati sia dal modello europeo, sia da quello americano, inquadrano un vortice polare non particolarmente in forma, attaccato da più settori e con vaste aree altopressorie presenti in area artica (fig.8).
fig.8
I movimenti descritti in fig.8 potrebbero risultare di vitale importanza per la partenza della stagione fredda, qualora nella parte centrale dell’autunno non comparisse una tendenza, ormai classica negli ultimi anni, a un deciso compattamento del Vortice Polare, preludio a una stagione fredda poco dinamica e alquanto mite (fig.9).
fig.9
Ciao ciao