12-03-2017 - Salve a tutti, nuovo aggiornamento, con la stagione primaverile che avanza in molte regioni italiane, sebbene nei versanti orientali della penisola faccia abbastanza freddo, specialmente al mattino e specialmente nelle aree interne e sui rilievi.
fig.1
La distribuzione attuale delle temperature è frutto della circolazione generale a scala europea, che vede sempre la presenza di un’area depressionaria a est della penisola, con afflussi freddi abbastanza continui da nordest, mentre dal lato opposto un’altra piccola circolazione depressionaria invia aria calda sulla Sardegna e parte delle Sicilia.
fig.2
La nuvolosità che si vede lungo la penisola italiana è legata soprattutto alla confluenza tra le due masse d’aria citate, molto diverse dal punto di vista termo igrometrico.
Il quadro descritto resterà tale anche nelle prime ore di domani mattina, senza però riuscire a generare fenomeni di rilievo nelle nostre regioni a eccezione della nuvolosità ora presente nell’immagine satellitare.
fig.3
Nei prossimi giorni, l’evoluzione meteorologica nelle regioni italiane vedrà l’affermazione, manco a dirlo, di una terza figura barica, rappresentata dalla robusta figura altopressoria in Atlantico, propaggine dell’anticiclone delle Azzorre, che prenderà possesso di buona parte dell’Europa centro occidentale, comprese le regioni centro settentrionali italiane.
fig.4
Come mai, dall’Atlantico, l’alta pressione subtropicale centrata sulle Azzorre riesce così frequentemente a espandersi verso est anche durante la stagione fredda (generalmente lo fa in quella calda) ??
Ancora una volta, la ragione di tale dinamica è legata a una nuovo compattamento del Vortice Polare che praticamente tenderà a chiudersi in prima armonica (senza ondulazioni) con il suo nucleo più intenso, relegando freddo, contrasti e quindi instabilità e alte latitudini (fig.5).
fig.5
Con una evoluzione del genere per le regioni mediterranee, collocate al di sotto del 50° parallelo, sono da attendersi scarse fenomenologie e, in particolare, poche avvezioni fredde, in un clima generalmente asciutto e con temperature al di sopra della media, soprattutto al centronord.
In particolare, il trend descritto, fa parte di una evoluzione a scala più ampia che vede una scarsa reattività della troposfera alle dinamiche presenti alle quote superiori (stratosfera) che hanno visto la genesi di un potente warming (o meglio una serie) nella seconda parte di Febbraio, che però non ha sortito particolari effetti alle quote troposferiche che ci interessano (fig.6).
fig.6
Più in generale, stiamo attraversando un decennio i cui è difficile avere una spiccata dinamicità atmosferica alle medie latitudini, per cause correlate probabilmente al gioco delle teleconnessioni quali QBO, BDC (Brewer Dobson circulation) e SSTA, in particolare la PDO (costantemente positiva).
Si tratta di sigle un po’ astruse che verranno affrontate nel dettaglio in altra sede.Per il momento è opportuno sapere che un nuovo rafforzamento del VP porterà una serie di giornate calde e soleggiate nelle regioni italiane, maggiormente presenti nelle regioni centro settentrionali e in particolare in quelle tirreniche.
Ciao ciao