05-02-2012 – Salve a tutti, editoriale ricco di contenuti, in una giornata alquanto perturbata per alcune regioni, quelle del nord soprattutto, mentre al centrosud, in particolare in nel versante adriatico, il clima è mite e il sole si affaccia frequentemente tra le nubi.
fig.1
Dalla fg.1 si vede bene come il tempo sia destinato a peggiorare anche nelle regioni centromeridionali, a causa dell’arrivo di un secondo fronte perturbato subito dietro a quello attualmente in azione nelle nostre regioni, che sta generando anche nevicate a quote piuttosto basse nell’alessandrino e, più in generale, nei versanti settentrionali dell’Appennino ligure.
In tarda serata i rovesci legati al nuovo fronte perturbato, ora sulla Sardegna, giungeranno nelle centrali tirreniche, anche piuttosto intensi, per poi trasferirsi, come accennato, entro la giornata di domani più a sud e più a est, ruotando attorno a un profondo vortice depressionario in formazione nelle prossime ore e in traslazione nel Tirreno (fig.3).
fig.3
In questa fase, le temperature resteranno relativamente alte e le nevicate risulteranno collocate a quote comprese intorno 800-1200 m a seconda dei luoghi e della rotazione delle masse d’aria fredda attorno al vortice.
Successivamente, il tempo resterà instabile nel Mediterraneo e, a scala emisferica, si andrà a formare una configurazione che, con poche aggiunte, risulterebbe potenzialmente in grado di generare un evento freddo di grande rilievo nelle nostre regioni (fig.4)
fig.4
Ribadiamo, anche in questa sede, quali siano le figure principali presenti in fig.4
- Anticiclone di blocco europeo (scandinavo) A
- Nocciolo gelido siberiano in split dall’Artico LS
- Vortice Polare decentrato nel comparto canadese LC
- piccola depressione mediterranea a ovest dell’Italia B
Con piccole variazioni negli assetti della figura blocco scandinava il nocciolo gelido siberiano LS avrebbe davvero potuto interagire con la depressione mediterranea B, ma ciò non accadrà, quasi certamente e nelle nostre regioni continuerà a prevalere solo instabilità generata dal continuo arrivo di impulsi atlantici in distacco dal flusso principale.
Fine dell’inverno quindi??
In realtà non sembrerebbe proprio; si fa sempre più “esplosiva, infatti la previsione alle quote stratosferiche.
Inanzitutto il NAM è passato a -2,6 in data 1 Febbraio
fig.5
Gli aggiornamenti della MJO sono sempre ottimi (ved. precedente editoriale per le spiegazioni)
fig.6
Ma soprattutto, ad oggi, risultano molto interessanti gli aggiornamenti della distribuzione stratosferica delle pricipali figure bariche; sebbene alquanto lontana nel tempo, appare infatti una perfetta bilobazione alla quota geopotenziale di 10 hPa (30 km), con affermazione di un robusto anticiclone polare.
fig.7
Davvero notevole l’evoluzione inquadrata dal modello americano; l’assetto in fig.7 è vista propagarsi anche alle quote inferiori e se ne vedono già i primi segnali in troposfera
fig.8
Dalla fig.8 si vede bene la ripresa della wave 2 azzorriana e l’innesco di una saccatura artica in Europa.
fig.9
La fig.9 è solo indicativa per far capire come siano già presenti alcuni segnali di un costante indebolimento del VP anche nel mese di Febbraio. Certamente non è detto che tali dinamiche debbano necessariamente interessare il Mediterraneo, ma per adesso l”evoluzione presente a scala emisferica dimostrerebbe il contrario, ovvero che sussiste la costante possibilità di avere periodi freddi e perturbati nel Mediterraneo.
Per adesso comunque sono arrivate le piogge e per le regioni settentrionali è una fatto moto positivo.
Ciao ciao