01-01-2017 - Salve a tutti e buon anno; anno nuovo, freddo in arrivo e anche molto rigido. Si va profilando infatti, proprio per il periodo dell’Epifania, l’arrivo di una massiccia irruzione artico continentale alle medie latitudini in tutto il settore centro orientale europeo, con la penisola italiana che, sebbene non sia l’obiettivo principale, verrà colpita in ogni caso duramente dalla bordata fredda in arrivo.
Analizziamo quindi tutti i passaggi.
Situazione attuale che vede ancora la presenza di una vasta area anticiclonica nel Mediterraneo centro occidentale, ma con un impulso perturbato atlantico in discesa dalla settore della Manica (fig.1).
fig.1
Questo primo impulso perturbato passerà rapidamente nelle regioni italiane, con una direttrice nord-ovest sud-est, generando piogge e rovesci sparsi soprattutto nelle regioni centrali e soprattutto nella giornata di martedì. Ad esso non sarà associato un afflusso freddo particolarmente cospicuo e, pertanto, le nevicate, in forma sparsa, saranno limitate a quote intorno 800-1000 m in Appennino centrale.
Ben diverso sarà il destino di un secondo impulso perturbato, attualmente collocato lungo le coste della Groenlandia orientale; tale sistema perturbato fungerà infatti, da catalizzatore per una massa d’aria molto fredda attualmente in fase di assestamento nella Scandinavia orientale, con valori fino a -20° C a 850 hPa (1500 m).
Entro mercoledì, il sistema perturbato in esame, sarà stato conglobato dal nocciolo gelido scandinavo e inizierà la sua marcia verso sud, favorito da una repentina spinta dell’anticiclone delle Azzorre verso nord in Atlantico (fig.2).
fig.2
A quel punto, a partire dal mercoledì pomeriggio, la colata gelida scandinava potrà prendere le mosse verso il Mediterraneo e i Balcani.
Come capita frequentemente in queste occasioni, se il corridoio del nucleo principale non è abbastanza a ovest, buona parte dell’irruzione fredda viene deviata inizialmente sui Balcani, per poi rientrare dalla porta di Bora in Adriatico verso le regioni italiane (fig.3).
fig.3
In questo caso, come si vede in fig.3, l’irruzione è veramente massiccia e, pertanto, una parte minoritaria della massa d’aria fredda entrerà dalla porta del Rodano, sulla Francia, innescando qualche rovescio, anche nevoso a quote basse, probabilmente tra Romagna, Marche e regioni interne del centro nella giornata di giovedì.
Ma sarà proprio per l’Epifania che l’irruzione gelida prenderà corpo sull’Italia; secondo le ultime emissioni del modello americano, un intenso nocciolo gelido in quota (<-35° C a 5500 m), si attesterà tra Adriatico meridionale e golfo di Taranto nella giornata della Befana (fig.4).
fig.4
A quel punto, con la presenza di un nucleo depressionario in quota e di correnti gelide da nord nei bassi strati, non sarà solo il freddo a caratterizzare la giornata festiva, ma anche le nevicate fino al livello del mare su buona parte delle regioni Adriatiche e al sud (fig.5).
fig.5
Sulla base degli ultimi aggiornamenti,le regioni interessate da nevicate, anche in pianura tra venerdì e sabato, potranno essere le seguenti, non tutte contemporaneamente:
- Marche, forse anche riviera romagnola (sporadiche)
- Aretino (Toscana, sporadiche)
- Abruzzo
- Lazio settori interni (reatino e frusinate)
- Umbria orientale
- Molise
- Puglia
- Basilicata
- Campania settori interni (salernitano anche coste)
- Calabria
- Sicilia settentrionale tutta
Prendendo spunto da quanto riportato in fig.5, è possibile affermare che laddove saranno presenti precipitazioni, in tutta l’area racchiusa dalla isoterma di -10° C a 850 hPa (1500 m) la totalità dei fenomeni avrà carattere nevoso.
In tal senso, possibili sorprese bianche, con qualche fiocco, saranno possibili lungo la costa tirrenica siciliana e nell’area dello stretto di Messina, oltre ovviamente a tutte le città della costa adriatica dalle Marche (meridionali) in giù.
Il peggioramento durerà anche tutto sabato, innanzitutto con il gelo, intenso, presente ovunque e amplificato dai forti venti di Bora in Adriatico e al sud, con i fenomeni che sposteranno gradualmente verso sudest.
Aggiorneremo in merito a tale peculiare evoluzione, ma già da ora l’ondata di freddo e, per alcune regioni, anche neve, si annuncia davvero molto intensa.
Ciao ciao