26-12-2016 - Salve a tutti; aggiornamenti per la seconda festività natalizia (Santo Stefano) davvero eclatanti alle quote troposferiche. Modelli che tendono a disegnare un inverno dinamico freddo e nevoso e Mediterraneo, ancora da definire, ma che potrebbe presentare un antipasto molto concreto tra giovedì e venerdì, quando un impulso artico proveniente dalla Scandinavia, ancor nel Nordatlantico e principalmente diretto nei Balcani, genererà un brusco abbassamento delle temperature nelle regioni orientali italiane, accompagnato da nevicate fin quasi al livello del mare in alcune regioni, sebbene in genere sporadiche come diffusione.
Ecco l’impulso menzionato avanzare a grandi passi tra Norvegia e mare del Nord, diretto verso sudest inizialmente, ma costretto a una brusca virata in senso meridiano quando la spinta anticiclonica in Atlantico, individuata dalla freccia arancione, punterà ancora più a nord (fig.1).
fig.1
Il passaggio sarà relativamente rapido e molto localizzato nelle regioni adriatiche e al sud, ma non per questo meno crudo, con un nocciolo di ben -40° C a 5500 m nei vicini Balcani (fig.2).
fig.2
Dopo un primo breve passaggio nuvoloso nella giornata di martedì, con qualche pioggia in Adriatico, il secondo impulso perturbato, più intenso, si presenterà dalle regioni balcaniche in Adriatico nella giornata di giovedì, con un brutale abbassamento delle temperature, modelli concordi in questo caso, con valori di -6,-7° C a 850 hPa diffusi a partire dall’Abruzzo e per quasi tutto il sud (fig.3).
fig.3
In tale contesto, sebbene in forma sparsa e irregolare, rovesci nevosi potranno interessare a bassissima quota le regioni indicate in fig.3, partendo quindi dall’Abruzzo, passando al Molise, alla Puglia, al cosentino ionico e crotonese e settori interni della Campania.
Il freddo si farà sentire e sarà incentivato dal wind chill generato appunto da venti piuttosto sostenuti tra Bora e Grecale. Il peggioramento non si esaurirà comunque nella giornata di giovedì, ma continuerà anche venerdì, leggermente traslato a sudest, con acme del freddo nella mattinata e con presenza di un nocciolo gelido nelle regioni meridionali e basso Adriatico a 850 hPa (-8° C a 1550 m, fig.4).
fig.4
Sebbene sempre in forma disorganizzata e senza accumuli rilevanti in genere, lo ripetiamo, in questa fase fiocchi di neve potranno fare la loro comparsa, nella giornata di venerdì, lungo le coste della Puglia, forse Molise, oltre a numerosi settori del golfo di Taranto.
In buona sostanza, si tratterà di un passaggio molto localizzato, come accennato, ma nel complesso abbastanza duraturo (36-48 h) in termini di freddo nelle regioni sudorientali della penisola. Nelle giornate più occidentali viceversa, sarà poco o nulla avvertito e, anzi in alcuni settori della pianura Padana, ci sarà anche occasione per avere giornate soleggiate e limpide grazie alla maggiore ventilazione da nord.
Ma quella descritta potrebbe essere solo la prima fase di un cambiamento più radicale negli assetti del Vortice Polare; tale modifica, come accennato nei giorni scorsi e come ampiamente rimarcato dagli aggiornamenti odierni, potrebbe condurre, nei primi giorni di Gennaio, a un corposo split di nuclei artici correlati alla circolazione principale del VP stesso, con l’arrivo di nevicate anche a bassa quota anche al centronord; strepitosa a riguardo l’emissione odierna nel modello europeo (fig.7).
fig.7
Parleremo ampiamente di tali argomenti nel consueto aggiornamento serale,quanto mai imperdibile in data odierna.
Ciao ciao