18-05-2016 - Salve ragazzi, nuovo editoriale in un mese di Maggio dinamico come non succedeva da molti anni. Per quanti avessero avuto il timore dell’avvento di ondate calde fuori stagione, occorre subito sottolineare come le attuali proiezioni, appena emesse, tendano a smentire tale aspetto, sia nel modello europeo, sia in quello americano. Certamente ci saranno anche delle giornate calde nei prossimi 10-15 giorni, com’è normale che sia nel mese di Maggio, ma sembra non debbano essere prevalenti.
Nel frattempo, ecco un’altra perturbazione in arrivo dalla Francia, questa volta di matrice chiaramente Atlantica, pronta a invadere le nostre regioni e il Mediterraneo centrale (fig.1).
fig.1
Le prossime 48 h pertanto saranno caratterizzate da elevata instabilità su tutte le regioni italiane, sebbene le ultime proiezioni evidenzino un minor coinvolgimento, per domani, giovedì, del Tirreno settentrionale, in particolare delle coste toscane e dell’alto Lazio; ecco la previsione per giovedì, domani (fig.2).
fig.2
Venerdì tutta la struttura perturbata scivolerà verso sudest, coinvolgendo quasi tutte le regioni meridionali, in particolare adriatiche e ioniche.
Dopo arriva il caldo??
Proprio NO potremmo dire; ci sarà, in effetti, una rimonta anticiclonica, ma sarà piuttosto breve, una pausa interciclonica in effetti. Ecco infatti il nuovo peggioramento in arrivo già per la giornata di lunedì, quasi una fotocopia di quello in arrivo, pronto ad attraversare tutta la penisola lungo un asse nordovest-sudest (fig.3).
fig.3
In sostanza, un week-end di pausa, soprattutto al centronord, ma nemmeno troppo caldo. In seguito, periodi più caldi, con rimonte anticicloniche sembra siano possibili, ma lo slancio altopressorio appare sempre “reciso” alla base, fino a quando tutta la struttura si isola più a nord, con formazione di blocchi alle alte latitudini e nuove fasi fresche e instabili nel Mediterraneo. Ecco anche oggi il modello americano che inserisce una splendida figura di omega blocking nel comparto europeo-atlantico, con fresco e temporali nel Mediterraneo a inizio Giugno (fig.4).
fig.4
Ma come mai le figure di alta pressione non riescono a prendere il sopravvento nel Mediterraneo??
Le ragioni di tale dinamiche sono state in parte spiegate nell’ultimo editoriale serale, di cui si consiglia la lettura. Più in generale, in questa sede possiamo affermare, anche stasera, che gli attuali assetti teleconnettivi (ieri sono state analizzate le SSTA a scala globale) non risultano favorevoli, nel complesso, a slanci altopressori, in particolare africani, nel Mediterraneo e, di conseguenza, il getto polare con facilità riesce ancora ad affacciarsi a latitudini mediterranee, come raffigurato in fig.4, con fasi di maltempo frequenti anche a primavera avanzata. Seguiremo le dinamiche esposte nei prossimi giorni.
Ciao ciao