24-02-2016 - Salve a tutti, seconda parte degli aggiornamenti giornalieri dedicata al lungo termine e alla evoluzione sempre più interessante che i modelli sembrano produrre nelle ultime emissioni. Stabilita ormai l’intensità (elevata) del peggioramento del week-end (ved. editoriale) appare davvero peculiare l’evoluzione dell’assetto del VP, con particolare riguardo alle vicende mediterranee, relativa all’inizio del mese di Marzo. In Atlantico infatti, viene a prodursi una suddivisione sempre più netta tra il lobo canadese e quello europeo, con in mezzo la figura dell’Anticiclone delle Azzorre in costante elevazione verso nord (finalmente). Il tutto, non prima che un altro nucleo di vorticità del lobo canadese non abbia preso la strada dell’Europa entro il giorno 3 (fig.1).
fig.1
In tale contesto, un intenso nocciolo artico troverebbe quindi la strada del Mediterraneo, scavalcando le Alpi (si parla di 500 hPa (5500 m) e riversandosi lungo la penisola italiana, con genesi di un intenso peggioramento freddo e nevicate a quote basse lungo l’Appennino centro settentrionale.
Il modello europeo stamattina non era altrettanto favorevole a tale evoluzione, per la prima volta (fig.2).
fig.2
Ma lo “spanciamento” azzorriano intravisto dalla emissione mattutina non si accorda con quanto mostrato dalle emissioni “ensemble“, che vedono sempre un cavo d’onda nel Mediterraneo (fig.3).
fig.3
Appare probabile quindi, l’arrivo di una nuova saccatura, questa volta a carattere freddo, tra il 4 e il 6 Marzo, che potrebbe inaugurare una tendenza anche duratura. Ecco infatti la carta relativa al 9 Marzo, ennesima saccatura artica e altre nevicate a quote basse in Appennino ma anche nei rilievi alpini, tramite una perfetto omega blocking rovesciato (fig.4).
fig.4
Nuclei artici affluirebbero in serie quindi nel Mediterraneo, con occasioni per nevicate su molte regioni, anche a quote molto basse, se la tendenza fosse confermata.
Da non sottovalutare quanto è previsto in stratosfera, che sembra possa essere davvero definitivo per le sorti del VPS; un final warming che non farebbe altro che enfatizzare la tendenza alla instabilità nella primavera in arrivo che i modelli stanno già palesando nelle odierne emissioni (fig.5).
fig.5
Ciao ciao