05-12-2015 - Salve a tutti, aggiornamento pomeridiano come sempre maggiormente mirato alle sorti stratosferiche, così importanti, allo stato attuale, per comprendere quale e quando sarà la via d’uscita al forcing del Vortice Polare a tutte le quote, sempre chiuso e compatto.
Qualche novità appare anche oggi, parzialmente antiticipata nell’editoriale mattutino. Alla quota geopotenziale di 10 hPa infatti, appare sempre meglio impostato l’eventuale warming in partenza alla fine della seconda decade del mese (fig.1).
fig.1
L’aspetto interessante della dinamica del previsto warming (sono carte lontane comunque, sebbene la stratosfera sia maggiormente affidabile nel lungo termine), è che appare ben direzionato; ovvero, la spinta aleutinica, generata dal rafforzamento di un anticiclone stratosferico nell’area dello stretto di Bering (fig.2), sembra voler spingere verso l’Artico, piuttosto che scivolare verso il Canada, generando un vero e proprio displacement del VPS a quella quota (30 km).
fig.2
Se l’innesco della citata spinta aleutinica (wave 1) andasse a buona fine, allora si potrebbe generare una seria destrutturazione del VPS, magari con la successiva collaborazione della wave 2 in Atlantico. Il Vortice Polare potrebbe andare quindi incontro a una seria crisi, con probabili ripercussioni anche ai piani inferiori troposferici, con relativo innesco di irruzioni fredde alle medie latitudini come risultato finale.
I tempi per le dinamiche descritte non sono rapidi però; come accennato nell’editoriale di ieri, difficile che il mese di Dicembre possa vedere qualche effetto tangibile di una crisi del VP, molto più facile che tutto venga spostato a dopo le festività, ma saremmo comunque nei tempi giusti.
Nel frattempo, sembra che il galoppo del VPS-VPT verso una chiusura esasperata stia giungendo alla fine (lo dimostrano nel carte descritte finora). Il NAM alla quota geopotenziale di 10 hPa continua infatti a navigare, con precisione chirurgica, intorno il valore di +1,5, senza superarlo decisamente (fig.3).
fig.3
Anche alle quote troposferiche NAM e AO (NAM a 1000 hPa) sono previsti in discesa, segnale che è presente una reazione e una maggiore dinamicità del VP (fig.4 e 5).
fig.4 – NAM alle diverse quote
fig.5 – valore AO
Insomma, potremmo dire, il peggio è passato, ma la strada è ancora lunga; fino a fine anno, lo abbiamo già ripetuto, possibili eventi nevosi anche a quote basse, ma isolati e passeggeri, per un cambiamento più deciso e duraturo forse occorrerà aspettare l’anno nuovo.
Ciao ciao