14-11-2015 - Salve a tutti, rapido aggiornamento serale anche oggi; i modelli hanno sempre qualcosa da dire in realtà e, anche quando si pensa di lasciar perdere di badare alle singole emissioni, c’è sempre qualcosa di interessante da dire.
Perticolarmente significativa la tendenza che sta emergendo dall’ultimo run del modello americano. A partire dal prossimo week-end infatti, si va definendo un periodo abbastanza lungo caratterizzato da pulsazioni ritmiche del Vortice Polare, in cui a fasi di chiusura quasi totale (senza ondulazioni) segue una poderosa risalita azzorriana in grado di innescare una saccatura artica piuttosto massiccia, ma destinata al taglio (cut off) ad opera del rinforzo del getto polare nel comparto europeo.
Per capire di cosa si sta parlando andiamo per gradi:
Dal prossimo week-end si fa sempre più incisiva la saccatura artica nelle nostre regioni, forte peggioramento al centronord, meno nordovest, con piogge e nevicate sulle Alpi anche a quote collinari (fig.1).
fig.1
Addirittura entusiasmante il modello canadese, nuovo aggiornamento, corposo split del VP, minimo di 990 hPa sull’Italia, temporali e nevicate a quote piuttosto basse in Appennino a Alpi orientali (fig.2).
fig.2
Abbiamo detto però (ved editoriale), che il VP è molto forte e, pertanto, ecco scattare una nuova chiusura della struttura, con il rinforzo del getto polare a nord delle Alpi, taglio alimentazione fredda e genesi di una goccia fredda abbandonata dal flusso principale (fig.3).
fig.3
Ma l’anticiclone delle Azzorre potrebbe rappresentare la vera sorpresa della stagione, eccolo ripartire verso nord, il VP qualcosa e una nuova saccatura giunge sull’Italia (fig.4).
fig.4
Anche questa volta avviene però il taglio (nuovo cut off), troppo bassi i geopotenziali al polo, troppo forte il gradiente di pressione e la conseguente forza del getto.
Tutto finito??
Niente affatto, ecco che una nuova poderosa spinta azzorriana punta di nuovo in Artico, la goccia fredda abbandonata in precedenza è pronta a ricevere nuova alimentazione, il terzo peggioramento di stampo artico in una settimana potrebbe arrivare sull’Italia a inizio Dicembre (fig.5).
fig.5
La cosa interessante di tale evoluzione è che risulta sempre compatibile con una fase di AO fortemente positiva, forse anche con sfondamento del NAM, che intanto si porta intorno 1,2, vicina ma al di sotto della soglia di B&D (qui il link a cui è stratta la fig.5).
fig.5
La stratosfera continua a correre quindi, ma forse potremmo farne a meno, con l’aiuto del blocco in Atlantico la fase terminale del’autunno potrebbe vivacizzarsi molto.
Ciao ciao