01-10-2015 - Salve a tutti; penisola italiana alle prese con il “ciclone” mediterraneo, che sta mantenendo fede alle premesse previsionali, fortunatamente al momento senza disagi gravi, sebbene numerosi allagamenti si continuano a registrare nelle isole maggiori, Sardegna e Sicilia, le più colpite dal maltempo, con temporali ripetuti anche di forte intensità.
Come precisato più volte nei precedenti editoriali, non si tratta ovviamente di un vero ciclone, mediterraneo o tropicale che sia, quanto di una intensa perturbazione mediterranea dalle isobare piuttosto ravvicinate attorno al minimo al suolo, in rapida rotazione attorno ad esso, ma con la struttura classica con fronte caldo e freddo e relativa occlusione ben riconoscibili (fig.1).
fig.1
Dalla fig.1 si vede bene come il vortice depressionario sia isolato nel Mediterraneo, separato dal flusso legato al vortice polare da un robusto campo altopressorio “sdraiato” lungo i paralleli. Ancora più spettacolare comunque l’immagine satellitare del dettaglio italiano, con il vortice in piena azione al centrosud e il minimo che sta abbordando la Sardegna, ancora “nell’occhio del ciclone”, è proprio il caso di dirlo (fig.2).
fig.2
Dalla fig.2 si vede bene anche la lunga schiera di temporali che risale il Tirreno, diretto verso le coste di Lazio, Campania e Toscana. Il maltempo, quindi, non è ancora terminato, ma è in pieno sviluppo. Le regioni maggiormente colpite da fenomenologie intense saranno, ancora una volta, la Sardegna, fino a tarda notte, la Sicilia, fino a tutto domani, la Calabria ionica, dove tempo è in peggioramento. Per quanto riguarda i versante tirrenico, i temporali sembrano in grado di raggiungere agevolmente le coste della Campania, anche forti. Napoli potrebbe vedere il suo temporale quindi, mentre Roma è sotto pioggia moderata costante, che dovrebbe intensificarsi nelle prossime ore.
Il minimo, ora sulla Sardegna, dovrebbe spostarsi molto lentamente verso est, per poi virare bruscamente verso nord in nottata (fig.3).
fig.3
Per tale motivo, i fenomeni insisteranno per molte ore nelle medesime aree, allargandosi ad arco gradualmente, perdendo però intensità; ecco la previsione del modello LAMMA per domani, giovedì, ancora nubifragi possibili in Sardegna (fig.4).
fig.4
Evidente, nella fig.4, l’ampliamento delle fenomenologie a buona parte dell’Italia, ma come intuibile, i fenomeni più intensi, segnalati nella figura, ruotano attorno al minimo o vengono innescati da ostacoli orografici alle intense correnti meridionali presenti al centrosud.
Nel complesso, altre 24 h di maltempo, localmente forte sono da contemplare nelle nostre regioni; le due isole maggiori continueranno ad essere i settori più colpiti dal maltempo, con il rischio di fenomeni alluvionali di elevata entità. A seguire, la Calabria ionica e le centrali tirreniche potranno essere ugualmente colpite da fenomeni di forte intensità, ma di minor durata.
Al prossimo aggiornamento